L'opera di smistamento dei clandestini nel nostro Paese, molti dei quali positivi, procede a gonfie vele da parte del governo. In queste ore anche il Lazio, una delle regioni che sta avendo maggiori problemi con i focolai da coronavirus, si sta preparando ad accogliere i nuovi migranti arrivati sulle coste del sud Italia.
Una prima tranche è arrivata nei giorni scorsi, quando 113 immigrati sono stati portati nella regione amministrata da Nicola Zingaretti. Sono stati momentaneamente smistati tra l'area ciociara e quella pontina ma adesso anche la zona romana si deve attrezzare in vista dell'arrivo di altri clandestini. Gli uffici della Città metropolitana di Roma Capitale sono già all'opera e hanno diffuso un avviso pubblico per "un'indagine esplorativa di mercato volta all'acquisizione di manifestazioni di interesse per individuare uno o più operatori economici in possesso dei requisiti che abbiano la disponibilità di idonea struttura ricettiva nel territorio della provincia di Roma". L'obiettivo di questo bando è molto chiaro: si cerca una struttura per "garantire il servizio di ospitalità di migranti, per i quali si rende ne cessano assicurare l'applicazione delle misure di isolamento sanitario o di quarantena con sorveglianza attiva". Questa struttura verrà impiegata finché perdura lo stato di emergenza, quindi almeno fino a ottobre. È interessante continuare a leggere il bando, perché ci sono ovviamente tutti i prezzi a base di gara, che prevedono "29 euro pro capite pro die per il servizio di gestione del centro di accoglienza messo a disposizione del concorrente e 150 euro per singolo kit ad esclusione della scheda telefonica". Il costo complessivo? 188mila euro. Chi intende partecipare dovrà inoltrare la sua domanda entro il prossimo 3 agosto, lunedì prossimo. Vengono prese in considerazione solo le strutture ricettive che possono garantire l'ospitalità per almeno 10 migranti, e Roma Capitale prevede di ospitarne sul suo territorio circa 50. Ma i termini del bando sono molto complessi, perché è necessario che le strutture che si propongono abbiano a loro disposizione almeno 10 camere singole, visto che i migranti "in osservanza delle misure governative di contenimento e contrasto alla diffusione di Covid -19, devono trascorrere il prescritto periodo di isolamento obbligatorio". Le strutture che vorranno cimentarsi in questa forma di accoglienza dovranno garantire il Pocket Money ai migranti, ossia 2.50euro al giorno a ogni migrante e una scheda telefonica del valore di 5euro. Il bando è aperto anche alle strutture turistiche e a quelle alberghiere, molte delle quali a causa del Covid non hanno mai riaperto quest'anno. Non sarebbe certo la prima volta che gli hotel, un tempo luogo di vacanza e di relax, vengano trasformati in centri di accoglienza stellati. Nel Lazio sono già stati convertiti a questo scopo l'Hotel Daniel's di Fiuggi e l'ex Rossi Sud di Latina.Tuttavia, il centro di accoglienza pontino presenta qualche falla di sicurezza, visto che alcuni migranti hanno tentato la fuga. "Non bastavano i 12 immigrati positivi al Coronavirus e trasportati all'ospedale S. Maria Goretti di Latina. Gli altri 43, anche loro giunti da Lampedusa e trasferiti a Latina, hanno tentato di scappare dopo essere stati spostati dall'Expo del capoluogo a Cori.
Sembra persino che un appartenente alle forze dell'ordine sia dovuto ricorrere alle cure mediche, mentre un immigrato si sarebbe rotto una gamba per fuggire", hanno denunciato gli esponenti della Lega, Angelo Tripodi e Francesco Zicchieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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