L'Italia dopo il voto: i sondaggi che preoccupano la sinistra

Partito democratico e Fratelli d'Italia distanti dello 0,3%. Scendono Lega e M5S, ma Forza Italia guadagna lo 0,8%. Il centrodestra è sempre avanti al centrosinistra

L'Italia dopo il voto: i sondaggi che preoccupano la sinistra

Il quadro politico nazionale inizia a subire qualche piccola variazione alla luce dei risultati delle elezioni amministrative. I rapporti di peso tra i partiti stanno leggermente cambiando, ma sostanzialmente resta una realtà di fatto inequivocabile: stando agli ultimissimi sondaggi, allo stato attuale il centrodestra continua a rappresentare la coalizione verso cui gli italiani nutrono maggiore fiducia. Questo al di là dell'effettiva taratura delle singole forze politiche che sì si sono rese protagoniste di qualche mutamento, ma che non hanno dato vita a chissà quale rivoluzione sul fronte nazionale.

Gli ultimi sondaggi

A fornire le ultime rilevazioni è stata la sondaggista Alessandra Ghisleri su La Stampa, che ha parlato degli equilibri dei principali partiti e di come sia variato lo scenario a livello nazionale. Il sondaggio in questione conferma una tendenza che era emersa a ridosso delle elezioni amministrative, quando era in vigore il divieto di divulgazione delle rilevazioni. In testa c'è il Partito democratico, che indubbiamente esce rafforzato dal voto locale. Il partito di Enrico Letta è al 19,5%, tallonato da Fratelli d'Italia con il 19,2% delle preferenze. Entrambi statici con solo un +0,1% rispetto alla precedente rilevazione pubblica.

A seguire ci sono i due partiti che maggiormente hanno pagato negli ultimi giorni: la Lega di Matteo Salvini va al terzo posto con il 17,6%, seguita dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte al 16,2%. Entrambi con quasi un punto percentuale di differenza in un mese. Cresce invece Forza Italia dello 0,8% che, grazie anche al ritorno in campo di Silvio Berlusconi, si attesta all'8,1%. Infine Azione di Carlo Calenda guadagna lo 0,7% e si porta al 4,5%, complice l'ottimo risultato maturato alle elezioni di Roma.

Il centrodestra può vantare circa il 45% delle preferenze degli italiani, ma a ciò andrebbero aggiunte le altre liste (come ad esempio l'Udc) che storicamente sostengono la coalizione. Dall'altra parte invece il centrosinistra (Pd e M5S) si ferma al 35,7%. Tra i due fronti ci sono quasi 10 punti percentuali di differenza. Un divario pesante, ma va considerato che i partiti al di fuori delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra sono in un intervallo tra l'8% e il 10% (Azione 4,5%, Italia Viva 2%, +Europa 1,2%, Europa Verde 2,1%). Senza dimenticare il grande bacino di indecisi e astenuti.

La fiducia nel governo

Il governo continua ad avere un buon indice di fiducia (47,4%). Stesso discorso per il premier Mario Draghi (54,2%), che però è protagonista di una lieve flessione di quasi 2 punti percentuali rispetto ai primi di settembre.

Gli italiani chiedono al presidente del Consiglio di occuparsi di tutte quelle questioni irrisolte o aggravate dalla pandemia: il lavoro e il benessere economico (30,1%), l'emergenza sanitaria (19,1%) in flessione, le tasse (14,7%) in grande rispolvero, il carovita (11,2%), la cura dell'ambiente (8,8%), i servizi per le famiglie (6,0%) e il rispetto dei diritti civili (5,6%).

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