Stefano, schivo con tutti Era ossessionato da lei: «Perché non sorride?»

Il profilo del killer di Sara Campanella

Stefano, schivo con tutti Era ossessionato da lei: «Perché non sorride?»
00:00 00:00

«Schivo, silenzioso». Stefano Argentino «non aveva legato con nessuno di noi» dicono i colleghi di corso. Tranne che con Sara. Lei però era per lui un'ossessione. Da due anni la infastidiva e Sara lo aveva respinto più volte.

«Mi amo troppo per stare con chiunque» si legge sul profilo Facebook di Sara. Ma a lui non interessava ciò che voleva lei. Pensava solo a se stesso e si era costruito un suo castello edulcorato, in cui nulla era reale, tanto che in un'occasione si lamentava che Sara «non gli sorrideva come in passato» ed era dovuta intervenire una collega di corso per allontanarlo. Eppure l'episodio non ha allarmato nessuno, neanche Sara, anche se continuava a sentirsi «infastidita» da lui. Questo fino a lunedì pomeriggio, quando invece Sara chiede aiuto alle colleghe in un messaggio, perché si accorge che «il malato», così lo chiamava, la sta seguendo. E lui, quel giovane solitario e ossessionato da lei, probabilmente aveva premeditato l'assassinio. Saranno gli inquirenti a doverlo stabilire, ma il fatto che Stefano avesse un taglierino con sé, che ancora non è stato trovato, rivela le sue intenzioni.

Gli investigatori stanno vagliando computer e cellulari al fine di «ricostruire la delicata situazione che sta attorno a questa tragedia». Sui social Stefano è poco presente, nel suo profilo Instagram c'è un post, la sua foto in un caffè, e le immagini di un viaggio a Melbourne nel 2017.

Dopo l'omicidio si è rifugiato forse nell'unico posto in cui si sentiva al sicuro: dai suoi genitori, nella sua casa di Noto. Adesso è solo, in carcere, in attesa della convalida. «Sara era il sole» dice il fratello. Ecco chi è Stefano: «Ha spento il sole».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Nessun commento
Accedi