"Stop!", il giro di vite in Gran Bretagna

Sunak cita Cutro e non si ferma: un centro detentivo in Francia

"Stop!", il giro di vite in Gran Bretagna

Il premier britannico Rishi Sunak, che ha adottato lo slogan «stop the boats» (fermare le barche dei migranti), cita la tragedia di Cutro per ribadire il pugno di ferro contro i trafficanti di esseri umani. «Abbiamo visto recentemente una tragedia al largo delle coste italiane (il naufragio sulle coste calabresi, ndr). Per questo è cruciale spezzare il cerchio delle gang criminali» ha dichiarato in un'intervista al quotidiano Le Figaro. L'occasione era il vertice di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, che ha rilanciato il contrasto all'immigrazione clandestina attraverso la Manica. «È una realtà - prosegue Sunak nell'intervista - le organizzazioni criminali facilitano i movimenti di persone. Noi vogliamo offrire rifugio e santuario ai più vulnerabili del pianeta () ma non possiamo garantirlo se ci troviamo a dover gestire l'arrivo illegale di decine di migliaia di individui che non sono in pericolo. Mettono sotto pressione il sistema e le nostre risorse». Una linea molto simile a quella del governo italiano di Giorgia Meloni non lontana politicamente dai conservatori britannici.

Il premier inglese, però, è più deciso e netto. Pochi giorni fa si è presentato in conferenza stampa con una vistosa scritta bianca su sfondo rosso sul podio: «Stop the boats» fermare i barconi dei clandestini. Lo slogan è stato preso in prestito da Tony Abbott, il premier australiano che lo ha utilizzato una decina di anni fa per vincere le elezioni. E poi l'ha applicato con successo respingendo i barconi e deportando i migranti illegali.

La linea dura di Sunak ha ottenuto conferme al vertice con Macron. Inghilterra e Francia hanno annunciato la costituzione di un nuovo mega centro di detenzione per migranti clandestini nel nord della Francia, ultima tappa prima della traversata della Manica. E ulteriori «500 agenti che pattuglieranno le spiagge francesi» ha spiegato Sunak oltre a droni e tecnologie di sorveglianza. Londra aumenterà i finanziamenti alla Francia nei prossimi tre anni per un totale di 541 milioni di euro. Lo corso anno oltre 45.700 migranti sono sbarcati in Inghilterra, un numero mai raggiunto prima. Altra musica rispetto alle sceneggiate politiche della sinistra sulla pelle dei migranti annegati a Cutro, che punta il dito contro la Guardia costiera, il governo, non gli scafisti ed i veri criminali, i trafficanti di uomini. Londra ha lanciato alcuni semplici, chiari e inequivocabili messaggi alla rete criminale e alla massa di illegali che vuole arrivare in Inghilterra. Cinque priorità «per fermare le barche», messe nero su bianco su altrettanti cartelli informativi. «Se entri illegalmente nel Regno Unito» verrai «detenuto», scritto in grande su sfondo rosso e rispedito «in un Paese sicuro nel giro di settimane».

Il 7 marzo il ministro dell'Interno, Suella Braverman, figlia di immigrati indiani, ha presentato la legge che renderà possibile il pugno di ferro. «L'unico percorso verso il Regno Unito è quello sicuro e legale. Se vieni qui illegalmente, non potrai chiedere asilo o costruirti una vita. Non ti sarà permesso di restare.

Tornerai a casa o in un paese terzo sicuro come il Ruanda» ha dichiarato Braverman. Altra musica rispetto all'Italia dove sono già sbarcati da gennaio in 17.592 soprattutto ivoriani, guineani, bengalesi e tunisini che gli inglesi rimanderebbero indietro.

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