La Tav continua a far scornare leghisti e grillini. Perché se da una parte l'ala verde del governo la vuole, dall'altra l'ala gialla non ne vuole nemmeno sentir parlare. Così, mentre ieri il vice premier Matto Salvini è andato a Chiomonte per visitare il cantiere della Tav, ("Prima si fa meglio è. Ci sono 25 km di tunnel scavato sotto la montagna. Sospendere l'opera e chiudere i buchi aperti costa più che andare avanti. Ritengo più utile spendere i soldi per finirla", oggi Luigi Di Maio nega addirittura che i lavori siano in corso: "Finchè ci saranno i 5 Stelle al Governo, la Torino-Lione non si farà".
Due posizioni opposte, quindi. Come faranno a mettersi d'accordo? Mistero. Intanto, Luigi Di Maio nella sua diretta Facebook da Penne (Abruzzo), dove è insieme ad Alessandro Di Battista e alla candidata grillina alla regione Abruzzo Sara Marcozzi, sottolinea che "non faremo come le peggiori lobby di questo Paese che vogliono che si inizi a fare la Tav Torino Lione, che è a zero come cantiere".
"Noi - continua il vice premier grillino - siamo alla parte delle opere utili, quelle da fare e quando questi signori dei grandi potentati economici che hanno ridotto questo Paese in questo stato, cominciano a tifare per un'opera inutile come la Tav Torino-Lione, il Movimento 5 Stelle sta da un'altra parte, dalla parte del popolo italiano".
E se non fosse ancora chiaro il parere del grillino, rincara la dose tirando in ballo un po' tutti: "Renzi, Berlusconi, stanno da una parte, il M5s sta dall'altra, quella delle opere utili. Una nuova metro a Torino, una linea Roma-Pescara, Roma-Matera, una linea Tav Palermo-Catania, cioè dalla parte delle opere da fare".
Parole chiare, insomma. Parole che fanno muro a Salvini. Ma dentro a quelle "peggiori lobby di questo Paese", Di Maio ci avrà messo pure il collega di governo?
Intanto, proprio in queste ore, la Lega rilancia la strada del referendum. "Per le opere pubbliche già ci sono dei fondi finanziati. Se M5s vuole cancellare la Tav bisogna correggere la legge Obiettivo e ci vuole un voto parlamentare. In quel caso noi, insieme a tutte le altre forze politiche, voteremmo sì per la Torino Lione. M5s rischierebbe di andare sotto in Aula". Così fonti parlamentari della Lega avvertono i Cinque stelle sulla necessità di trovare una soluzione sulla Tav.
E proprio in queste ore
è arrivato pure il commento di Alessandro Di Battista. "Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve ai cittadini tornasse da Berlusconi e non rompesse...". Dice.
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