Il "terremoto Saguto" ora si sposta a Roma. Il Csm insiste nella pratica contro Muntoni

Palazzo de’ Marescialli va avanti con l’istruttoria sul presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma. Anche lui adesso rischia il trasferimento

Il "terremoto Saguto" ora si sposta a Roma. Il Csm insiste nella pratica contro Muntoni

Si estendono fino a Roma gli effetti del «terremoto Saguto», il caso dell’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, indagata a Caltanissetta e già sospesa da funzioni e stipendio. Dopo il trasferimento di quasi tutti i magistrati palermitani coinvolti nella vicenda, adesso a rischiare è l’ex omologo della Saguto, il presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni. La Prima commissione del Csm ha infatti deciso di andare avanti nell’istruttoria sul fascicolo che riguarda il magistrato romano icui nome compare nelle intercettazioni dell’inchiesta sulla Saguto. Muntoni è coinvolto di striscio nell’indagine. Nel mirino c’è un’intercettazione della Saguto, in cui il magistrato rassicurava la collega sulla possibilità di conferire un incarico al Cara di Mineo al marito, ingegnere Luciano Carramma. Muntoni, ascoltato dal Csm una ventina di giorni fa, si è difeso a tutto campo: «La mia condotta - ha assicurato - è stata corretta. Non ho mai dato un incarico al marito della Saguto, che comunque mi appariva affidabile, così come lei mi sembrava protagonista di una lotta efficace contro la mafia».

La Prima Commissione ha comunque deciso di procedere, e per il 19 gennaio ha convocato le audizioni di tre magistrati che lavorano con Muntoni: Marco Patarnello, Maria Antonietta Ciriaco e Luca Della Casa. Per Muntoni, a questo punto, potrebbe profilarsi il trasferimento.

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