La Lega, per usare un eufemismo, non è convinta dell'operato del ministro Paola De Micheli. Il capo del dicastero per le Infrastrutture ha attaccato il Pirellone, dove siede in maggioranza pure il partito guidato da Matteo Salvini, in relazione al tratto ferroviario che conduce da Cremona a Mantova. Ma il Carroccio respinge le accuse, segnalando come quella linea non sia di competenza della Regione Lombardia. La formazione politica cui appartiene anche il governatore Fontana, insomma, nulla può per migliorare quella linea ferroviaria. Se non altro perché serve che sia proprio il ministero guidato dalla De Micheli ad intervenire. A tuonare su questi aspetti è stato l'onorevole Paolo Grimoldi.
L'accusa è tutto fuorché velata: ""Il ministro delle Infrastrutture - ha esordito Paolo Grimoldi -, il ministro Paola De Micheli, oltre che incapace è pure ignorante". Poi la specificazione: "Accusa la Regione Lombardia di non aver investito sulla linea ferroviaria Cremona-Mantova perché è a suo dire quelli sono bacini elettorali del suo PD. Informiamo la signora De Micheli - ha aggiunto l'onorevole - che la linea ferroviaria Cremona-Mantova, rimasta al millennio scorso, a mono binario e zeppa di pericolosi passaggi a livello, appartiene a RFI e dunque è di competenza del suo ministero, peccato che lo scoprano solo oggi come dimostrano i loro zero investimenti". Il governo, in poche parole, non solo non avrebbe risolto le problematiche esistenti, che ormai sarebbero del tutto evidenti ma, criticando la Regione Lombardia, avrebbe sbagliato bersaglio, finendo col farsi un clamoroso autogol. Le dichiarazioni di Grimoldi, tra le altre, sono state riportate dall'agenzia Nova.
Il tema, anche in questo caso, è quello delle facoltà giuridiche che si posseggono o no per apportare delle modifiche. In questa specifica circostanza, non è Pirellone ad avere delle responsabilità, ma prorio lo Stato, nella declinazione del ministero presieduto dall'esponente del Partito Democratico. La stessa che durante la scorsa estate sembrava essere in discussione quale membro dell'esecutivo per via delle richieste del MoVimento 5 Stelle.
Grimoldi rincara la dose:"Informiamo la signora De Micheli, che probabilmente non lo sa, in Lombardia su 2mila chilometri di rete ferroviaria oltre 1.700 sono gestiti da Rfi, società delle Ferrovie dello Stato che fa riferimento proprio al suo Governo. Informiamo il premier Conte che la Lombardia vorrebbe un vero ministro e non una persona che no sa neppure di cosa parla". Il dato politico è chiaro: la De Micheli, per la Lega, non sarebbe sufficientemente competente. Anzi, non lo sarebbe affatto. Una nuova polemica interessa dunque l'esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte.
Nel frattempo, in funzione delle critiche ricevute, sono arrivate delle considerazioni di Claudia Maria Terzi, che è l'assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia. La Terzi condisce di particolari il quadro: "Non risulta che il ministro abbia mai chiesto alla Regione un confronto sulla qualità del servizio ferroviario. È vero il contrario, cioè che come Regione abbiamo sollecitato ripetutamente il governo ad attivarsi per migliorare le infrastrutture di pertinenza statale". La De Micheli, insomma, non avrebbe neppure richiesto un summit con gli enti preposti. L'assessore conclude, distribuendo quelle che sarebbero le vere responsabilità della situazione della Cremona-Mantova:"...se il servizio in Lombardia non è ottimale è anche perché Trenitalia del gruppo Ferrovie dello Stato (proprietaria al 50% di Trenord) ha rifilato a Trenord treni vecchi senza preoccuparsi di rinnovare il materiale rotabile, cosa a cui sta pensando Regione Lombardia con 1,6 miliardi di investimenti per i treni nuovi.
Detto questo, ci confronteremo con piacere con il ministro in modo da ribadire tutte le carenze della rete statale e chiedere gli interventi che i lombardi attendono da troppo tempo", ha chiosato, così come ripercorso dall'Adnkronos.
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