Trump: "Fine dello Ius soli negli Usa"

Il presidente americano annuncia il possibile cambio di linea sull'immigrazione

Trump: "Fine dello Ius soli negli Usa"

New York Pur di attuare l'agognata stretta sui migranti, Donald Trump è pronto a mettere in discussione uno dei principi su cui si fonda l'America. Washington sta infatti valutando molto seriamente» la fine dello Ius soli, ossia il diritto per cui chiunque nasca sul territorio è automaticamente cittadino statunitense. Il principio, noto anche come birthright citizenship, cittadinanza come diritto di nascita, è sancito dal Quattordicesimo emendamento della Costituzione, introdotto nel 1868. Una misura approvata dopo la guerra civile per garantire che i neri americani avessero pieno diritto di cittadinanza.

«Stiamo esaminando la questione in maniera approfondita - ha detto parlando con i giornalisti alla Casa Bianca -. Attraversi il confine, entri nel nostro paese, hai un bambino, congratulazioni, ora il bambino è un cittadino degli Stati Uniti. Francamente è ridicolo». In particolare, al vaglio è la possibilità di porre fine allo Ius soli per le persone immigrate illegalmente negli Usa. Non è la prima volta che il presidente ha espresso la volontà di abolire il diritto: nell'ottobre dell'anno scorso, parlando con il sito Axios, aveva detto che avrebbe potuto porre fine alla cittadinanza per nascita attraverso un ordine esecutivo. Gli esperti, però, spiegarono che tale mossa sarebbe stata contraria ai principi della Costituzione. D'altronde, il tycoon ha fatto della lotta ai clandestini uno dei suoi cavalli di battaglia, prima durante la campagna elettorale del 2016, e poi nei suoi primi tre anni a Pennsylvania Avenue.

E sempre ieri è spuntata un'altra proposta di Trump destinata a creare non poche polemiche: il presidente vuole che le famiglie con bambini che attraversano illegalmente il confine fra Stati Uniti e Messico possano essere detenute indefinitamente, abolendo l'attuale limite di 20 giorni per la detenzione di minori. Per il Commander in Chief il limite non solo e' inadeguato, ma rappresenta un incentivo, favorendo negli anni l'aumento del numero delle famiglie di immigrati, motivate a entrare con i figli minori nella consapevolezza di un rilascio a breve. «Entrare con la famiglia è un biglietto gratis per gli Stati Uniti. Un bambino è il passaporto», ha spiegato il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale illustrando la nuova proposta. Washington si augura che lo spettro di una detenzione sine die possa scoraggiare l'immigrazione e mettere fine al contrabbando di bimbi, usati dai trafficanti per garantire ai migranti l'ingresso in America e far pagare loro cifre esorbitanti per il viaggio della speranza. «Obama ha costruito le gabbie al confine e ha avviato le politiche di separazione delle famiglie», ha detto da parte sua Trump, sottolineando che le nuove regole puntano invece a lasciare insieme genitori e figli.

Per entrare in vigore la norma dovrà essere approvata da un giudice federale, ma i tempi potrebbero essere molto lunghi considerata la probabile ondata di azioni legali da parte dei gruppi che sostengono i diritti degli immigrati.

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