Trump incita all'insurrezione "Mi arrestano. Protestate"

L'ex presidente svela di aspettarsi di finire in manette martedì per l'inchiesta sui soldi alla pornostar Daniels

Trump incita all'insurrezione "Mi arrestano. Protestate"

New York. A poco più di due anni dall'invasione di Capitol Hill, l'America rischia di vivere l'incubo di un nuovo 6 gennaio. È ancora Donald Trump, i cui fan hanno preso d'assalto il Campidoglio per cercare di ribaltare la sua sconfitta alle presidenziali del 2020, a chiamare a raccolta il popolo Maga dopo aver dato un annuncio shock sul suo social Truth. «Fughe di notizie illegali dal corrotto e altamente politicizzato ufficio del procuratore di Manhattan indicano che il principale candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti sarà arrestato martedì della prossima settimana. Protestate, riprendetevi il nostro Paese», tuona The Donald, che potrebbe essere incriminato per il presunto pagamento di 130mila dollari all'ex pornostar Stormy Daniels per comprarne il silenzio su una loro relazione del passato. Trump definisce il procuratore di Manhattan Alvin Bragg come «un democratico radicale finanziato da Soros», e descrive il sogno americano come «morto»: «Gli anarchici della sinistra radicale hanno rubato le elezioni e il cuore del nostro Paese».

Secondo i media Usa in caso di incriminazione - che confermano potrebbe avvenire la prossima settimana - a Trump saranno prese le impronte digitali, ma sulla possibilità di ammanettarlo sarà il Secret Service a decidere. Il suo legale Joe Tacopina ha spiegato che se sarà incriminato si consegnerà alle autorità senza complicazioni, mentre il portavoce ha precisato che il tycoon non ha ricevuto alcuna notifica dall'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan in merito a un potenziale atto d'accusa, ma nel suo post stava «giustamente evidenziando la sua innocenza». Il team di Trump - secondo fonti citate dalla Cnn - è stato impegnato tutta la settimana a pianificare vari scenari, tra cui un viaggio dell'ex inquilino della Casa Bianca a New York e un'udienza a distanza dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. E questa seconda ipotesi sarebbe quella preferita da alcuni membri della sua squadra legale. Qualsiasi atto d'accusa nei confronti dell'ex presidente, candidato alla rielezione nel 2024, segnerebbe un primato storico, ma il suo possibile arresto rischia di abbattersi come un ciclone sulla campagna elettorale.

Trump ha detto senza esitazione nei giorni scorsi che la sua corsa alla Casa Bianca continuerà anche se dovesse essere incriminato, ma gli occhi sono puntati anche su Ron DeSantis, governatore della Florida e possibile candidato alle primarie repubblicane: sarebbe lui a dover «firmare l'estradizione» del rivale dalla Florida, dove risiede, per New York, come ha spiegato il procuratore generale di Palm Beach David Aronberg. Intanto lo speaker Gop della Camera, Kevin McCarthy, ha parlato di «uno scandaloso abuso di potere da parte di un radicale ufficio che lascia liberi criminali violenti e persegue invece una vendetta politica contro Trump». L'ufficio del procuratore di New York indaga da tempo sui presunti fondi illegali di The Donald a Stormy Daniels. Ad accusarlo di essere stato al corrente del versamento è Michael Cohen, il suo ex fixer, che avrebbe materialmente pagato all'ex pornostar i 130.000 dollari per il silenzio sulla sua relazione con Trump, il quale lo avrebbe poi rimborsato mentre era alla Casa Bianca. Alle autorità della City Cohen ha confessato che l'ex presidente sapeva tutto e lo rimborsava mensilmente con finti pagamenti per spese legali, in violazione delle norme sul finanziamento della campagne elettorali. Ma quella di Stephanie Clifford - il vero nome di Daniels - è solo una delle indagini avviate contro il 45esimo presidente Usa: fra le inchieste ci sono pure quella della Georgia sulle interferenze elettorali, quelle sui documenti top secret trovati a Mar-a-Lago e sul 6 gennaio.

E poi il processo civile in cui le autorità della Grande Mela accusano Trump di aver mentito a banche e assicurazioni, gonfiando il valore dei suoi asset di miliardi di dollari. E puntano a vietare a lui e ai tre figli Donald Jr, Eric e Ivanka la guida di qualsiasi azienda a New York.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica