Uccisero Miriam in monopattino e fuggirono. Arrestate due infermiere: "Erano ubriache"

Hanno 25 anni. L'accusa: omicidio colposo con omissione di soccorso

Uccisero Miriam in monopattino e fuggirono. Arrestate due infermiere: "Erano ubriache"

Le hanno individuate, seguite e prelevate a casa. Le due donne che la sera del 14 giugno hanno falciato Miriam Segato nella zona pedonale di Parigi, senza neppure fermarsi per soccorrerla, sono state arrestate ieri mattina a Noisy-le-Grand e Villiers-sur-Marne, banlieue est della capitale francese. Si tratta di due infermiere di 25 anni. Erano ubriache al momento della tragedia e potrebbero essere rinviate a giudizio al termine della custodia che potrebbe durare fino a 48 ore. Il caso, già drammatico di per sé, si tinge di nuovi contorni: riaprono gli interrogativi sulla pericolosità dei monopattini elettrici, ai quali nella Ville Lumière è stata data libertà di circolazione e parcheggio selvaggio. E pure sulla responsabilità del personale sanitario fuori dagli ospedali. Le due infermiere, amiche, viaggiavano infatti sullo stesso mezzo infrangendo uno dei pochi divieti previsti per i monopattini, ad alta velocità sulle rive della Senna (chiuse al traffico all'altezza dell'Ile-de-la-Cité). Intorno a mezzanotte e quaranta, l'impatto con la 32enne italiana: ferma a parlare con un'amica, morirà all'ospedale Pitié Salpêtrière nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 dopo i tentativi di rianimarla.

Le due «piratesse» del monopattino, accusate di omicidio colposo con l'aggravante dell'omissione di soccorso, nell'interrogatorio hanno quasi taciuto. Il puzzle di quegli istanti di follia è stato ricostruito a fatica. Viaggiavano su una trottinette personale, non su uno dei modelli condivisi presenti a Parigi. La «caccia» ha portato in banlieue: dove erano tornate dopo aver travolto Miriam. Tra testimonianze e immagini di sorveglianza, eccole comparire ieri per rispondere della morte della giovane italiana.

Miriam lavorava al ristorante italiano Oenesteria di rue Grégoire de Tours, quartiere Saint-Germain des Près. Le infermiere abitavano a meno di 3 chilometri di distanza tra di loro, in due località a mezzora di metro da Parigi. Senza targa, è stato difficile identificare rapidamente le proprietarie del monopattino. «La registrazione obbligatoria, come in Germania, è una delle nostre raccomandazioni, non siamo stati ascoltati», si lamenta Arnaud Kielbasa, vicepresidente di Apacauvi (Azione contro l'anarchia urbana vettore di inciviltà), l'associazione delle vittime di incidenti da monopattino fondata nel 2019, che ha denunciato il Comune: «Spesso la polizia ignora i regolamenti».

Comitati cittadini chiedono di far rispettare almeno il divieto di viaggiare in due come previsto dal 2019, e introdurre una targa: 4 gli incidenti mortali a Parigi dal 2018 causati da monopattini elettrici. Su 347 in Francia nel 2020, 44 hanno coinvolto un pedone; 640mila (+34%) le trottinettes vendute nell'Esagono lo scorso anno. La metà non ha un'assicurazione che costerebbe dai 5 ai 7 euro al mese.

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