"Nelle curve associazione a delinquere". Arrestati 18 capi ultras di Milan e Inter: estorsioni sui biglietti, pizzo sui parcheggi e risse

Vasta operazione di polizia e Gdf a meno di un mese dall'omicidio dell'ultrà nerazzurro Antonio Bellocco. In manette i capi delle due curve e il bodyguard di Fedez. Un vero e proprio patto di affari sporchi tra i vertici

"Nelle curve associazione a delinquere". Arrestati 18 capi ultras di Milan e Inter: estorsioni sui biglietti, pizzo sui parcheggi e risse
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Sono diciotto gli arresti scattati dall'alba di questa mattina nei confronti dei capi ultrà di MIlan e Inter. L'operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano. Le persone coinvolte sono indagate a vario titolo per associazione per delinquere, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

Agli ultras nerazzurri viene contestata un'associazione a delinquere che, secondo gli inquirenti, tra le altre cose avrebbe favorito la cosca della ‘ndrangheta dei Bellocco: un mese fa Antonio Bellocco, 36enne, è rimasto ucciso a coltellate. In carcere, tra gli altri, il capo ultrà Andrea Beretta (già in custodia cautelare per l'omicidio di Bellocco) e il suo vice Marco Ferdico (con il padre Gianfranco), Renato Bosetti, "reggente" della Curva dopo l'arresto di Beretta, il pugile Matteo Norrito, conosciuto come "Chuck".

Gli ultras del Milan, invece, devono rispondere dell'accusa di associazione a delinquere (ma non con l'aggravante dell’agevolazione mafiosa). Tra i rossoneri arrestati i fratelli Luca e Francesco Lucci, Christian Rosiello (bodyguard di Fedez) e Islam Hagag, questi ultimi due resisi protagonisti, mesi fa, del pestaggio del personal trainer Cristian Iovino.

Tutte le persone coinvolte

Gli inquirenti hanno fornito i nomi di tuttui gli ultras coinvolti nell'inchiesta: Antonio Bellocco (deceduto), Andrea Beretta, Riccardo Bonissi, Renato Bosetti, Giuseppe Caminiti, Fabiano Capuzzo, Gianfranco Ferdico, Marco Ferdico, Islam Hagag, Francesco Intagliata, Francesco e Luca Lucci, Mauro Nepi, Matteo Norrito, Luciano Romano, Christian Rosiello, Alessandro Sticco, Gherardo Zaccagni, Debora Turiello e Cristian Ferrario.

Affari sporchi e omertà

Secondo gli inquirenti esisteva anche un'alleanza tra i capi ultrà delle due tifoserie. Questo, almeno, sarebbe emerso a seguito di intercettazioni e filmati realizzati con telecamere nascoste. Vi sarebbero stati diversi incontri in un bar di Cologno Monzese (Milano), tra Luca Lucci, Marco Ferdico, Andrea Beretta e Mauro Norrito, per affrontare temi legati agli "affari" più importanti oltre a sanare piccole o grandi divergenze. In occasione del derby di Champions del 2023, ad esempio, sarebbe stata siglata una "pace" con tanto di spartizione al 50% di tutti in guadafgni, a prescindere da chi avesse conquistato la finale di Istanbul. Della serie, gli affari sono affari, senza troppi riguardi per l'odio e gli sfottò tra le due curve oltre che alla rivalità calcistica. Un altro accordo importante, invece, avrebbe sancito la cancellazione dei vari gruppi e gruppetti delle due curve (prima del Milan, poi anche dell'Inter), non tanto per la volontà di marciare uniti in nome della stessa fede calcistica ma per gestire con più facilità il controllo degli affari, forti di un'unica sigla di tifo organizzato. Secondo il gip Domenico Santoro lo stadio di Milano sarebbe divenuto una "terra sottratta al controllo di legalità". Con una figura come Bellocco che avrebbe creato "una macchina per produrre soldi" imponendo "una situazione di omertà che appare paragonabile a quella che le organizzazioni di tipo mafioso sono in grado di ingenerare nel territorio dalle stesse controllato".

I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11.

30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, e dei massimi dirigenti delle forze dell'ordine.

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