Onda blu a Vienna: i sovranisti al 29%

Kickl porta in trionfo l'Fpoe, ma non ha alleati per governare. Proteste in piazza

Onda blu a Vienna: i sovranisti al 29%
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Un déja vu alle elezioni politiche in Austria: l'estrema destra è il primo partito, ma rischia di non trovare alleati per formare un governo. Il Partito della Libertà (Fpoe), guidato da Herbert Kickl, ha ottenuto quasi il 30 per cento (il 28,9), ovvero per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, in Austria vince un partito di estrema destra, così come già accaduto quest'anno anche in Francia e Olanda, e come previsto da tutti i sondaggi. Al secondo posto il Partito del Popolo (Öevp) del cancelliere Karl Nehammer con il 26,3 per cento, a seguire i socialdemocratici con il 21,0 i liberali di Neos il 9,1 e i Verdi con l'8,3. L'affluenza alle urne è aumentata rispetto al voto del 2019: dal 75,59 per cento di cinque anni fa si è passati al 79.

Kickl, che punta al ruolo di cancelliere, ha detto di essere pronto a dialogare con tutti e che «siamo anche pronti a guidare un governo». Ma lo scoglio si chiama coalizione, per questa ragione propone di chiedere alle forze che hanno escluso una coalizione con l'FpOe «cosa pensano della democrazia», visto che i cittadini austriaci hanno chiaramente detto che «in questo Paese non si può semplicemente continuare così». Popolari e socialisti hanno già escluso convergenze con la destra, anzi, potrebbero trovare un accordo e replicare il caso spagnolo dove la seconda forza politica e la terza classificate alle elezioni sono riuscite e comporre l'esecutivo: sembra infatti che mancherebbe solo un seggio per formare un governo di coalizione. Nello specifico popolari dell'Oevp avrebbero 51 seggi, mentre i socialdemocratici della Spoe 40: occorrono un minimo di 92 seggi per ottenere la maggioranza e le valutazioni verranno fatte a partire da oggi.

Intanto il segretario generale dell'FpOe Christian Hafenecker ha già chiesto le dimissioni del leader dell'Oevpe cancelliere Karl Nehammer: «Se avete subito una sconfitta così storica, allora in realtà c'è solo una conseguenza». Subito dopo i primi ext poll si è svolta una manifestazione protesta nei pressi del Parlamento a Vienna contro la FpOe, con slogan come «abbasso l'FpOe» e «tutta Vienna odia l'FpOe».

Un recente sondaggio commissionato dai canali televisivi Atv e Puls 24 ha rivelato che ,per un elettore del Partito della libertà su sei, le misure contro il coronavirus e la vaccinazione obbligatoria sono state alla base del loro voto. Ma così come in Francia, Olanda e Germania è stata l'immigrazione la tematica che, più di altre, ha giocato un ruolo significativo nelle elezioni di ieri in Austria. Il FpOe critica aspramente l'Islam e promette norme ultra rigide per i richiedenti asilo, seguendo i passi compiuti dalla destra nei suddetti paesi. Il già ministro degli Interni Kickl è euroscettico e filorusso e più volte in passato ha espresso apprezzamento per il primo Ministro ungherese Viktor Orbán definito «un modello».

Tra i primi commenti spicca quello del leader della Lega, Matteo Salvini, secondo cui «il popolo austriaco ha votato e ha premiato i nostri amici e alleati, una giornata storica nel nome del cambiamento.

A chi parla di estrema destra, ricordiamo che a Vienna (come in quasi tutta Europa) di estremo c'e' solo la voglia di cambiare rimettendo al centro i valori del lavoro, della famiglia e della sicurezza». Inoltre ha annunciato che una delegazione della compagine austriaca sarà presente il prossimo 6 ottobre a Pontida. Congratulazioni per Kickl sono giunte anche dala leader del partito tedesco AfD, Alice Weidel.

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