Alle urne in 373 milioni. In Olanda sinistra avanti

Nel giorno in cui in Italia si svolgono gli ultimi comizi prima dell'entrata in vigore del silenzio elettorale, si sono aperte ufficialmente le elezioni europee

Alle urne in 373 milioni. In Olanda sinistra avanti
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Nel giorno in cui in Italia si svolgono gli ultimi comizi prima dell'entrata in vigore del silenzio elettorale, si sono aperte ufficialmente le elezioni europee. Ieri i cittadini dei Paesi Bassi sono stati i primi a recarsi alle urne per eleggere 31 europarlamentari: secondo gli exit poll, la coalizione Laburisti-Verdi di Frans Timmermans otterrebbe 8 seggi su 31, mentre il Partito per la libertà (Pvv) di Geert Wilders ne avrebbe sette. Dopo l'Olanda, oggi è il turno dell'Irlanda (che elegge 14 eurodeputati) e della Repubblica Ceca (21 i deputati europei che dovranno essere scelti) mentre tra sabato e domenica saranno chiamati alle urne la maggior parte dei cittadini. In totale andranno al voto circa 373 milioni di europei per eleggere 720 europarlamentari in tutti 27 gli stati membri con il maggior numero di elettori potenziali in Germania (65,1 milioni), Francia (50,7 milioni) e Italia (47,3 milioni) e il minor numero di aventi diritto a Malta (0,4 milioni), Lussemburgo (0,5 milioni), Cipro (0,7 milioni) ed Estonia (0,9 milioni). Inoltre, per la prima volta, voteranno 22 milioni di nuovi elettori di cui 5,1 milioni in Germania, 4,5 milioni in Francia e 2,8 milioni in Italia.

Oltre all'Italia sabato le urne aprono in Lettonia (per eleggere 9 membri del parlamento Ue), a Malta (nazione del presidente del parlamento Ue Robert Metsola dove si può votare dall'età di 16 anni) e in Slovacchia (in cui gli elettori sono chiamati al voto dopo l'attentato contro il primo ministro Robert Fico). Il vero Election Day sarà però domenica con i seggi aperti in Germania (96 europarlamentari), Francia (81), Spagna (61) e Polonia (53 i seggi). Chiamati al voto anche i cittadini di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Slovenia.

Pur trattandosi di elezioni per eleggere i membri del parlamento europeo, la campagna elettorale di questi mesi ha finito per assumere una valenza nazionale eppure, piaccia o meno, oggi gran parte dei regolamenti, delle direttive e delle leggi approvate a Bruxelles influenzano la vita dei cittadini e le politiche degli stati nazionali, per questo si tratta di un voto molto importante.

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