Usa, sulle armi l'accordo bipartisan in Senato. Ma in Indiana altri due morti in una sparatoria

Biden: "Passo nella giusta direzione, anche senza tutte le modifiche utili"

Usa, sulle armi l'accordo bipartisan in Senato. Ma in Indiana altri due morti in una sparatoria

Primo spiraglio per una stretta sulle armi da fuoco negli Usa, mentre si consuma l'ennesima sparatoria in un nightclub a Gary, in Indiana, sud-est di Chicago, dove due persone sono state uccise e altre quattro ferite. Dopo estenuanti negoziati, il gruppo bipartisan di senatori che sta lavorando a una riforma su pistole e fucili ha annunciato ieri di aver raggiunto un accordo preliminare che anzitutto incoraggia gli stati americani ad adottare le «red flags laws», leggi che consentono a un giudice di negare le armi a persone segnalate da famiglie o dalla polizia perché potenzialmente pericolose per se e gli altri. Prevede anche l'espansione di un programma pilota su servizi per la salute mentale - che ora coinvolge 10 stati - a tutti i 50 Stati, un rafforzamento dei controlli per gli acquisti di pistole e fucili da parte di chi ha meno di 21 anni e un aumento dei fondi per la sicurezza delle scuole.

L'accordo «non include tutto ciò che penso sia necessario, ma riflette importanti passi nella giusta direzione, e sarebbe la più significativa legislazione sulla sicurezza delle armi approvata dal Congresso negli ultimi decenni. Con il sostegno bipartisan non ci sono scuse e non c'è nessun motivo per cui non dovrebbe passare rapidamente al Senato e alla Camera», ha commentato il presidente Joe Biden. «Ogni giorno che passa più bambini vengono uccisi in questo Paese - ha aggiunto - prima questo provvedimento arriva sulla mia scrivania prima posso firmarlo, e prima potremo salvare vite umane». L'intesa non include tuttavia una serie di disposizioni sostenute da Biden, come il rinnovo del divieto delle armi d'assalto e l'innalzamento dell'età per l'acquisto di fucili semiautomatici dai 18 ai 21 anni. Le misure sono limitate a contrastare le stragi (sostanzialmente più deboli rispetto a quelle volute dalla maggior parte dei dem) e lo spinoso disegno di legge ancora non è stato scritto, ma è comunque un passo avanti su una questione che tradizionalmente spacca profondamente il Congresso, frutto di un'intesa dopo una serie di devastanti sparatorie tra cui quella alla scuola di Uvalde, Texas, dove sono morti 19 bimbi e due insegnanti.

I quattro principali negoziatori - i senatori democratici Chris Murphy del Connecticut e Kyrsten Sinema dell'Arizona e quelli repubblicani John Cornyn del Texas e Thom Tillis della North Carolina - hanno discusso tutto il weekend per definire i dettagli finali, coinvolgendo pure un gruppo bipartisan più ampio e riuscendo a convincere 10 senatori del Grand Old Party a firmare l'accordo per dimostrare la capacità di superare la soglia di ostruzionismo dei 60 voti. La Camera Alta è attualmente spaccata, 50 seggi democratici e 50 repubblicani, e la vice presidente Kamala Harris è l'ago della bilancia.

La scorsa settimana la Camera ha passato con 223 voti a favore e 204 contrari un pacchetto ben più ampio di provvedimenti sul controllo delle armi, il «Protecting Our Kids Act», ma la misura è destinata a infrangersi sul muro dei conservatori al Senato.

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