Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ci ha ripensato. Sospeso il decreto di moratoria con cui la Regione concedeva due anni di tempo alle famiglie per procurarsi tutti i documenti relativi alla vaccinazione dei loro figli, da zero a sei anni, evitando così l'esclusione (stabilita dalla normativa nazionale) da asili nido e scuole materne.
Soddisfatto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: "Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale". Il decreto predisponeva le "indicazioni regionali in regime transitorio di applicazione della legge Lorenzin".
Dopo la moratoria decisa dal Veneto era scoppiata una durissima polemica politica, con il governo che aveva fatto sapere di valutare il ricorso davanti alla Corte costituzionale.
"Credo sia importante far comprendere l'importanza della vaccinazione senza troppa coercizione", ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
"In Veneto più del 93% delle persone sono vaccinate, quindi ha ragione Zaia quando dice che non ci sono pericoli imminenti, è vero però che l'Italia è un paese grande e non siamo tutti nella stessa situazione. Quando fai una legge dello Stato pensi a tutta l'Italia".
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