Virus, Forza Italia contro Conte: "Per parlare di Fase 2 e rimandare preferisce i social"

Giorgio Mulè, deputato e portavoce dei parlamentari di FI, attacca il presidente del Consiglio accusandolo di affidare i delicati temi della ripartenza a dei lunghi post: "Deve essersi convinto di vivere nella Repubblica di Facebook"

Virus, Forza Italia contro Conte: "Per parlare di Fase 2 e rimandare preferisce i social"

"A forza di frequentare quotidianamente il suo portavoce, Rocco Casalino, il premier Giuseppe Conte deve essersi davvero convinto di vivere nella Repubblica di Facebook". A sferzare un attacco all'esecutivo giallo-rosso al presidente del Consiglio è Giorgio Mulè, deputato e portavoce del gruppo dei parlamentari di Forza Italia, che lamenta come nella giornata in cui Conte è atteso alla Camera e al Senato per le comunicazioni sull'emergenza legata al nuovo coronavirus, "il premier non trova di meglio da fare che postare un suo lungo e articolato intervento sulle modalità della cosiddetta Fase 2". Ma, secondo Mulè, nel "testo affidato ai social non c'è la minima certezza su nulla".

"Governo incapace di decidere"

Mulè, che riconosce in questo atteggiamento lo "stile del governo che si circonda di centinaia di esperti" ma che è "incapace di decidere", ha sostenuto anche che l'esecutivo giallo-rosso sia "dilaniato al suo interno dalla vergognosa spartizione delle poltrone, che tanto facevano gridare allo scandalo gli ipocriti grillini". E conclude: "Alla sua indefinita platea virtuale, infatti, il premier rimanda ai prossimi giorni per illustrare il piano della ripartenza. Volete mettere la comodità di affidare a un post sui social la 'verità' piuttosto che affrontare in Parlamento quei fastidiosi componenti delle opposizioni?".

Il (lungo) post di Conte

Il presidente del Consiglio, nella sua lunga pubblicazione, ha parlato della necessità di affidarsi al parere degli esperti, anche per non rischiare una riapertura senza sicurezza e ha scritto: "Come già sapete, le attuali misure restrittive sono state prorogate sino al 3 maggio. Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme". A conclusione del suo lungo post, poi, il premier ha chiarito: "Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma.

Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio". Intanto, sempre al suo profilo Facebook, il presidente del Consiglio affida anche la comunicazione dell'apputamento di oggi pomeriggio, alle 15 in Senato e alle 17.30, per l'informativa sull'emergenza Covid-19.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica