Il dominio dei gatti su internet è una realtà consolidata: un qualunque video con un micio che fa le fusa, sui social attirano più spettatori del Commissario Montalbano. E chi convive con uno o più felini ha spesso la sensazione che ne siano consapevoli e si mettano deliberatamente in posa a favore di smartphone. Ma in questo tempo sospeso di telelavoro l'esuberante protagonismo dei gatti non conosce più limiti. L'altra sera, durante la trasmissione Fuori dal Coro, il dialogo tra Mario Giordano e Giorgia Meloni, in collegamento da casa propria, è stato interrotto di forza da un guizzo grigio e peloso: il gatto-Meloni, stufo di dibattiti sul coronavirus, con un balzo si è imposto in un primissimo piano, costringendo la leader di Fdi a un guizzo per sottrarlo alle telecamere, per poi riprendere a parlare tra risate e un tenero imbarazzo. Il giorno dopo Giorgia Meloni ha «presentato» Martino, un micione di 4 anni, ai fan su Instagram. La foto ha raccolto oltre mille commenti e ben 32mila «cuori» (l'equivalente dei like). Sullo stesso profilo della Meloni, per dire, al manifesto che inneggia al «Coraggio Italia» sono arrivati «solo» 8.000 cuori.
Misteri del web? Non solo. La nuova temporanea vita in videoconferenza dal tinello regala una inedita esistenza pubblica alle nostre case e a chi le abita. In particolare ai felini, che da sempre se ne sentono padroni. E mal tollerano di non essere al centro dell'attenzione di noi umani. Ora che ci vedono passare una smisurata quantità di tempo in casa probabilmente hanno capito di aver conquistato un nuovo status. «Non ho nessun contatto fisico con altre persone da una settimana», si lamenta qualcuno sul web. In risposta c'è chi pubblica foto con gatti in braccio che si fanno accarezzare beati. Perché, a pensarci bene, nell'era del coronavirus, gli animali domestici (fino a prova contraria) sono gli unici essere viventi che possiamo toccare con relativa sicurezza socio-sanitaria (se non hanno il graffio facile).
I cani vanno portati a fare i bisogni, cosa non vietata dalle regole, ma certo non raccomandata. I gatti dunque, sono i perfetti animali da quarantena. I più a norma di Dpcm. E, come ha imparato Giorgia Meloni, lo sanno perfettamente.
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