Da Vogue alla Cgil, le acrobazie della Schlein

Da Vogue alla Fiom, il passo per la Schlein è brusco ma necessario. Più che l'armonia dei colori, la sinistra dell'outfit, era necessario nella piazza di Bologna rafforzare l'armonia con il segretario della Cgil Landini, la sinistra radicale sui temi del lavoro e del welfare

Da Vogue alla Cgil, le acrobazie della Schlein

Da Vogue alla Fiom, il passo per la Schlein è brusco ma necessario. Più che l'armonia dei colori, la sinistra dell'outfit, era necessario nella piazza di Bologna rafforzare l'armonia con il segretario della Cgil Landini, la sinistra radicale sui temi del lavoro e del welfare. Forse dalle parti della nuova segretaria qualcuno ha un ancora un rapporto con la realtà, quella degli italiani che tra bollette e mutuo non arrivano a fine mese e che con il caro prezzi hanno già tolto dalla spesa pesce e carne, sfidando il diabete a colpi di pastasciutta. Nelle loro tasche il governo ha messo un po' di soldi, temporanei, insufficienti, tutto quello che volete, ma non uno schiaffo simbolico come spendere 300 euro all'ora con l'armocromista. Legittimo per carità, ma masochista sul piano della comunicazione politica. Per chi non lo sa ci sono agenzie che fanno corsi sulla Reputation sciency. La maglietta della Fiom con la scritta «la lotta paga sempre» risciacqua la reputazione appunto e rimarca una scelta di campo. Il riferimento è a una battaglia, doverosa, fatta per salvare una fabbrica dell'Appennino, ma il senso politico è lo schiacciamento sempre più a sinistra del Pd sul sindacato rosso per eccellenza. Questo nel week end in cui il rivale per la maglia di leader del Giro progressista, Conte, si prendeva un ceffone «pedagogico» da un no vax e rifiutava l'invito di Bologna per un'altra piazza tutta sua. Non un gran momento per il leader grillino che scende nei sondaggi, la violenza si condanna sempre, ma attenzione a giochicchiare con la rabbia sociale. Elly invece sale nei consensi, bacchetta su ogni tema in modo ossessivo la premier, che vedrà domani sulle riforme istituzionali, ma inquieta i riformisti. Anzi l'asse con la Cgil l'aveva già siglato proprio nella casa simbolo di Renzi, la Leopolda, lì dove l'allora segretario del partito lanciava un'idea nuova di lavoro, dalla flessibilità intesa come risorsa all'industria 4.0, con una visione complessiva di quelle che sarebbero state le trasformazioni di un mercato sempre più complesso.

A distanza di pochi anni il dibattito occupazionale sull'Intelligenza artificiale è esploso, il Metaverso sta entrando nelle nostre vite al punto che anche l'incontro con il family banker lo farà il nostro Avatar. Milioni di posti si perderanno nel mondo, nessuno sa di preciso quanti se ne potranno recuperare. Chissà quale sarà l'outfit per il futuro già prossimo!

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