Luca Zaia rimane in testa con il 50,4 per cento dei voti, superando i risultati attribuitigli dalle proiezioni e bissando i voti della rivale Alessandra Moretti (23,2 per cento). Seguono a netta distanza il candidato del Movimento Cinque stelle Jacopo Berti (11,7 per cento) e il sindaco di Verona Flavio Tosi, con il 10,8 per cento.
Per Luca Zaia inizia quindi il secondo mandato da governatore del Veneto, alla guida di una nuova maggioranza dove la Lega e la lista Zaia risultano essere le forze trainanti (rispettivamente con il 16,9 e il 25,1 per cento dei voti) mentre Forza Italia si attesta al 5,4 per cento (aveva il 24,7 per cento nelle precedenti elezioni del 2010), seguita da Indipendenza Noi Veneto (2,7 per cento) e da Fratelli d’Italia (2,5 %). Buona l’affluenza dei veneti alle urne: con il 57,2 dei votanti il Veneto si conferma la prima regione in Italia per partecipazione al voto, cinque punti in più rispetto alla media delle sette regioni di questo turno elettorale. Va ricordato tuttavia che cinque anni fa, per le regionali, votarono oltre 66 veneti su 100. Zaia potrà contare sul 60 per cento dei 51 seggi del nuovo Consiglio, vale a dire su una maggioranza di 29 consiglieri più il presidente, il massimo consentito dalla nuova legge elettorale. "Un risultato unico. È andata bene perché nonostante le premesse chiudiamo, unici in Italia, oltre la soglia del 50%.
Infine Zaia, dopo avre festeggiato con Matteo Salvini, lo candida a palazzo Chigi: "Salvini candidato premier? Assolutamente sì, ma sarà lui a decidere cosa vorrà fare da grande. I presupposti ci sono".
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