Zelensky: "Vinceremo noi". Ma il Cremlino rilancia: "Avanti fino all'obiettivo"

Il messaggio del leader ucraino: "Da 100 giorni difendiamo il nostro Paese". Mosca: "Pronti al dialogo ma Kiev accetti le nostre richieste. Ora senza senso un incontro tra i due leader". Gli 007 britannici: "In due settimane il Lugansk sarà in mano russa".

Zelensky: "Vinceremo noi". Ma il Cremlino rilancia: "Avanti fino all'obiettivo"

Quando le operazioni militari sono in fase di stallo, come sta accadendo in questi ultimi giorni, è la propaganda a prendere il sopravvento e il braccio di ferro tra Kiev e Mosca si sposta nel contesto dei proclami. «Sono cento giorni che difendiamo l'Ucraina. La vittoria sarà nostra», afferma Zelensky, convinto che l'esercito respingerà l'invasione russa. Il comandante in campo delle operazioni, Valerii Zaluzhnyi, rincara la dose rivelando che i suoi uomini hanno ucciso quasi 31mila soldati nemici, elencando anche la distruzione di 210 caccia, 175 elicotteri, 535 droni, 1.367 carri armati, più di 3.000 blindati, 121 missili da crociera e 13 navi. Il Cremlino sostiene che i numeri siano falsi e la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova non ha dubbi sul fatto che «l'operazione militare speciale continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati dall'amministrazione, tra cui la denazificazione e la smilitarizzazione dell'Ucraina. Molto è stato fatto in quest'area: i nazionalisti d'Azov si sono arresi a Mariupol e la liberazione del Donbass è stata portata avanti in modo coerente».

Mosca di sicuro è in gran vantaggio, ma il cammino di Putin verso la conquista degli obiettivi è costellato da imprevisti e rallentamenti. Lo si evince da quanto pubblicato dall'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina. Per l'MI6 la Russia registra un successo tattico nel Donbass, ma se la sua performance in Ucraina viene misurata rispetto al piano originale dell'invasione «nessuno degli obiettivi strategici è stato raggiunto». Nel rapporto viene sottolineato inoltre che per ottenere qualsiasi tipo di affermazione ci vorrà probabilmente ancora molto tempo e serviranno enormi investimenti in uomini ed equipaggiamenti. Servirebbe un'accelerata, ed è quello che Ramzan Kadyrov ha riferito al ministro della Difesa russo Shoigu nel corso di un incontro avvenuto ieri. «Abbiamo definito nuove e migliori tattiche per portare avanti l'operazione speciale in Ucraina a un ritmo serrato», ha spiegato ai cronisti il leader ceceno.

Resta sempre aperta la strada della diplomazia, anche se i tempi per un summit Putin-Zelensky non sono ancora maturi. La Russia da parte sua è pronta a condurre un dialogo su tutte le questioni, «ma deve essere rispettoso e tenere conto della sovranità e delle preoccupazioni della nostra Federazione», sottolinea il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un'intervista esclusiva ad Al Jazeera. Mentre la Zakharova rlancia: «Al momento non ha senso discutere di un incontro tra Putin e Zelensky».

Intanto nel 100esimo giorno di conflitto si sono registrati nuovi combattimenti. Una persona è morta in seguito a bombardamenti sulla regione di Kharkiv. Nella città è stato colpito un edificio amministrativo e non si registrano vittime, mentre nel villaggio di Tsirkuny alcune case sono state distrutte e un civile ha perso la vita. Altre sette persone risultano ferite. Elicotteri hanno invece colpito gli insediamenti di Slatyne e Dementiyivka. Gli invasori hanno cercato di avanzare nelle direzioni di Barvinkove e Svyatogorsk, senza ottenere particolari risultati. I russi riproveranno l'offensiva in giornata, avvalendosi del sostegno di 12mila uomini e di un centinaio di carri armati. Nel Donbass la situazione più difficile è a Severodonetsk, dove i soldati di Mosca, grazie alla copertura dell'artiglieria, hanno condotto azioni d'assalto nelle aree orientali della città. La marina militare da Kiev fa sapere che navi da guerra russe vicino a Sebastopoli si nascondono dietro imbarcazioni civili. Gli occupanti utilizzano sistemi di identificazioni disabilitate per poi lanciano missili in direzione di Kherson (dove via terra ci sono stati aspri scontri all'altezza di Lozove) e Mikholaiv.

Le truppe russe che combattono nell'area di Popasna (a est) hanno perso secondo lo stato maggiore dell'esercito ucraino, almeno il 50% della loro capacità, tra uomini, armi ed equipaggiamenti. In serata una colonna militare proveniente della Bielorussia si è avvicinata al confine con la regione di Volyn.

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