Roma - Silvio Berlusconi ribadisce la sua posizione sulla vicenda delle liste Pdl in un videomessaggio inviato ai Promotori della Libertà. "Non credo sia stato
un caso. È stata una porcheria ben pensata a nostro danno, che vi invito a spiegare ai vostri amici
e alle vostre amiche, e a tutti i dubbiosi che la campagna di menzogne e di veleni della sinistra e
dei suoi media rischia di spingere verso l’indifferenza. E quello dell’astensione dal voto è un
pericolo che dobbiamo contrastare con la verità dei fatti".
Il premier chiede quindi "il massimo impegno affinchè, con la partecipazione al voto più ampia
possibile, sia riaffermata la sovranità popolare". "La vostra missione - dice il premier - quindi è di
spiegare la verità agli elettori. Fatelo a viso aperto e a fronte alta, sfidate senza timore l’arroganza
della sinistra. E impegnatevi sul territorio per una grande partecipazione popolare alla
manifestazione che sabato 20 marzo faremo a Roma in piazza San Giovanni e che non sarà di
protesta, ma di proposta. E insieme ai 13 candidati della nostra coalizione al governo delle
Regioni firmeremo un "Patto del fare" tra il nostro Governo e le Regioni. Un Patto - spiega
Berlusconi - che indicherà punto per punto gli interventi che potranno essere realizzati grazie ad
una maggiore sintonia tra il Governo e le Regioni".
"Torniamo in San Giovanni, dove è nato il Pdl" "Di quella piazza -dice il
premier- abbiamo un ricordo meraviglioso. Lì, il 2 dicembre 2006, due milioni di italiani e di italiane
risposero al nostro appello contro il governo di Prodi e della sinistra, il governo delle tasse e
dell’oppressione burocratica. Lì è nato dal basso il Popolo della libertà, unendo insieme per la prima
volta le bandiere di Forza Italia e di An, e c’erano anche quelle della Lega Nord, che da allora -ricorda
il Cavaliere- è un nostro alleato leale e convinto".
"Anche una regione in più sarà un successo" Se il Pdl vincerà anche una sola regione in più "sarà un successo". Berlusconi ha sottolineato
che il Pdl "governa già in Lombardia e Veneto che dal punto di vista della popolazione sono due
regioni importanti: per noi sarà un successo salire da due a tre, quattro o cinque regioni - ha
proseguito - ma già prendere una regione in più sarebbe un successo".
"Pm, sinistra e consulta negano la democrazia" "Il gioco della sinistra e dei magistrati che usano la giustizia a fini di lotta contro il nemico
politico è sempre più scoperto, sempre più pericoloso.
Appena il nostro governo, che è eletto dal popolo, vara una legge a loro sgradita, la impugnano e la
portano davanti alla Corte Costituzionale, che immediatamente la cancella. Loro chiamano tutto
questo rispetto delle regole. Invece è l’esatto contrario: è la negazione della democrazia, è la
negazione del voto e quindi della volontà del popolo."
"Decisione arrogante dei magistrati" "Non c’è stata nessuna colpa dei nostri rappresentanti, che erano presenti nell’ufficio preposto alla
consegna delle liste in perfetto orario e che avevano tutta la documentazione in regola. A determinare
la nostra esclusione è stata invece una decisione arbitraria ed arrogante dei magistrati che hanno
fatto di tutto con parole fuori luogo ed anzi contro la legge per impedire la partecipazione alla
competizione elettorale della prima forza politica italiana", ha ribadito Berlusconi ai giornalisti del Tg4.
"Quando ci vuole, ci vuole" Scenderemo in piazza. Come sapete lo facciamo molto raramente,
ma a Roma dicono così: Quando ci vuole, ci vuole... E questa volta è assolutamente necessario
farlo, perchè ora più che mai è importante difendere la nostra libertà e la nostra democrazia". Silvio
Berlusconi prende in prestito una battuta del dialetto romanesco per spiegare le ragioni della
manifestazione.
"Manifestazione Pd sarà boomerang" La manifestazione di domani delle opposizioni "si rivelerà un boomerang per la sinistra perchè
gli italiani sono persone che capiscono le cose", ha dichiarato il Cavaliere alle telecamere del Tg5.
L'appello dei triumviri Sospendere qualsiasi iniziativa elettorale locale per non "disperdere l’entusiasmo" dei sostenitori del Pdl e consentire il maggior numero di presenze alla grande manifestazione voluta da Silvio Berlusconi ed in programma il 20 marzo a piazza San Giovanni. È l’invito rivolto dai coordinatori nazionali del partito (Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini) a tutti i livelli del partito; l’invito è contenuto in una lettera inviata a ministri, sottosegretari, parlamentari, eurodeputati, esponenti locali e ai candidati del Popolo della Libertà. "Dopo la conferenza stampa del 10 marzo, il Presidente Berlusconi ha lanciato una grande manifestazione nazionale di proposta (e non di protesta!)", scrivono Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini. "Sabato 20 marzo 2010 a Roma, in Piazza San Giovanni in Laterano, in campo con il nostro Presidente scenderanno i 13 candidati Presidenti di Regione e tutti coloro che, insieme a noi, vogliono ribadire lo spirito di democrazia e libertà, soprattutto alla vigilia dell’importante appuntamento elettorale del 28 e 29 marzo", ricordano i vertici del partito.
Manifestazione sabato 20 I tre dirigenti confermano il programma della manifestazione con la "partenza, alle ore 15.00, di
due cortei: rispettivamente dal Circo Massimo e da Largo dei Colli Albani, che confluiranno intorno
alle ore 17.00 in Piazza San Giovanni in Laterano dove inizierà il comizio di Silvio Berlusconi. La
conclusione della manifestazione è prevista entro le ore 19.00.
Segue l’appello a dare priorità all’evento romano: "Al fine di realizzare un’importantissima
manifestazione di popolo, e dunque politicamente rilevante e necessaria per non disperdere
l’enorme entusiasmo della nostra gente, è indispensabile sospendere le attività di campagna
elettorale organizzate localmente in quella data, per consentire a tutti noi e a tutti i nostri militanti di
essere in piazza, per dare un segnale positivo di coesione e per presentare gli obiettivi comuni del
programma elettorale".
Bondi, La Russa e Verdini aggiungono: "Comprendiamo la difficoltà di interrompere, seppure
per un giorno, la campagna elettorale già pianificata da tempo, ma il ritorno mediatico di un evento
nazionale di tale portata sarà di beneficio per tutte le Regioni".
Bossi: "Se Berlusconi me lo chiede vado a Roma" Se Berlusconi lo chiede Bossi è pronto a partecipare personalmente alla manifestazione del
Popolo della Libertà prevista a Roma tra due settimane. Lo ha affermato lo stesso Ministro per le
Riforme che oggi a Castelfranco Veneto (Treviso) ha partecipato ad un incontro elettorale. "Se
Berlusconi me lo chiede - ha affermato senza dubbi - io vado a Roma alla manifestazione. Berlusconi
non me lo ha ancora chiesto, l’ho sentito l’altro ieri ed era preoccupato. Io non abbandono mai gli
alleati, la Lega non abbandona mai gli alleati. La Lega chiede di mantenere i patti, gli alleati che li
mantengono non devono essere abbandonati".
Lettera ai parlamentari Una lettera di tre pagine con
l’intestazione Promotori della Libertà, per invitare i
parlamentari a spiegare agli elettori che "sulla presentazione
delle liste a Milano e Roma non c’è stata nessuna
manchevolezza", ma delle "violazioni di legge" da parte degli
Uffici circoscrizionali e per chiamare a "manifestare il nostro
sdegno nella grande manifestazione di piazza del 20 marzo a
Roma".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.