Lui, il sacerdote, si era giustificato così: «Andavo a portare l'estrema unzione a un'anziana». Il giudice di pace spezzino Giancarlo Del Santo però, ha respinto il ricorso presentato da un sacerdote bergamasco contro due multe ricevute per eccesso di velocità rimediate in un solo giorno, l'11 agosto 2009, sulla litoranea del parco nazionale delle Cinque Terre.
Secondo il giudice di pace, la giustificazione addotta dal religioso non è stata provata a dovere. Il caso è riportato nell'edizione spezzina del quotidiano «La Nazione». Il prete è don Antonio Gamba, 50 anni, parroco di San Bartolomeo di Alzano Lombardo. Era in vacanza da conoscenti alla Spezia. Le due multe sono scattate mentre il sacerdote, a bordo di una moto Ktm 990, saliva verso le Cinque Terre a 99 all'ora (il limite è 50) e mentre riscendeva a 81 all'ora. Ha rimediato un verbale da 384 euro ed uno da 169, con sospensione della patente per un mese e taglio di 15 punti.
Nel ricorso il religioso ha spiegato di aver ricevuto una richiesta urgente da un amico, la cui madre anziana stava molto male. «Non essendo pratico, nell'intento di andare a San Benedetto Vara, sono sceso per la litoranea, e accortomi dell'errore sono risalito in fretta» ha spiegato.
Il giudice non ha ritenuto sufficienti le prove sulla località da raggiungere e sullo stato di pericolo dell'anziana. Ha respinto la tesi dello «stato di necessità», sostenuta dagli avvocati Giovanni Valtulini e Barbara Bonicelli, perché, ha obiettato, fra una multa e l'altra è passata un'ora.
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