Social card, chi (forse) dovrà restituire tutto

Durante l’analisi da parte degli uffici dell’Inps, alcuni modelli Isee, connessi a soggetti con il Reddito di cittadinanza ancora attivo non sono stati esclusi. Fate attenzione se rientrate in questa categoria di persone

Social card, chi (forse) dovrà restituire tutto
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Potrebbero esserci dei problemi importarti nei confronti dei percettori della Social card. Alcuni individui che hanno ricevuto sia il Reddito di cittadinanza che la misura denominata "Dedicata a te” del valore di 380 euro potrebbero trovarsi a dover restituire l’importo. Ecco perché è bene fare attenzione.

L’allarme di Federcontribuenti

L'allarme lanciato da Federcontribuenti riguardo ai riceventi della social card e del Reddito di Cittadinanza sta attirando l'attenzione di molti. A quanto pare, c'è un problema potenzialmente serio che richiede un intervento immediato. Una delle principali limitazioni poste sulla Social card riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza, nonché di altri aiuti, che sono esclusi dalla possibilità di ottenerla. Il regolamento del governo Meloni è chiaro in proposito ma bisogna stare attenti per evitare di dover restituire i fondi ricevuti.

I beneficiari

L’Inps ha individuato i beneficiari idonei e chiesto alle amministrazioni locali di avvisare i soggetti coinvolti. Il controllo dei modelli ISEE è stato svolto per verificare se i potenziali beneficiari rispettassero il requisito di un indicatore della situazione economica inferiore a 15mila euro. La problematica, però, riguarda il fatto che alcuni soggetti con il Reddito di Cittadinanza ancora attivo non sono stati esclusi dall'elenco dei beneficiari della card e così alcuni di loro hanno ricevuto la misura senza però avere i requisiti necessari.

Le possibili conseguenze

Secondo l’associazione dei consumatori i percettori di entrambe le misure potrebbero dover essere costretti a restituire il proprio beneficio all'Agenzia delle Entrate. Inoltre saranno previste anche delle sanzioni, a meno che non si dimostri che in realtà è un problema nel sistema. Federcontribuenti ha sottolineato la questione spiegando che alle Poste sono state consegnate carte acquisti anche a soggetti percettori del Reddito di Cittadinanza.

La misura

La social card, distribuita da Poste italiane, consente di erogare il contributo governativo per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. La misura è prevista dalla legge di Bilancio con l’istituzione di un fondo specifico di 500 milioni di euro.

L’obiettivo è quello di aiutare i cittadini più bisognosi a far fronte ai rincari di generi alimentari. La carta contro il caro-carrello contiene complessivamente 382,5 euro. Ne abbiamo parlato in questo articolo spiegando quali generi alimentari si potranno acquistare.

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