Opera (Milano)Una dopo laltra hanno sfilato negli uffici della quarta sezione della squadra mobile, accompagnate dai genitori, alcune addirittura coi lacrimoni agli occhi. Tredici ragazzine. Tutte undicenni. E tutte allieve del 54enne maestro di pianoforte della scuola media di Opera - comune a 11 chilometri a sud di Milano - che il 7 marzo era finito ai domiciliari con laccusa di violenza sessuale aggravata proprio ai danni di quelle adolescenti a cui dava lezione. Allinizio erano state solo due le ragazzine che lo avevano accusato. Poi le altre, come avevano immaginato gli investigatori, sullesempio delle compagne di scuola, hanno preso il coraggio a due mani e si sono fatte avanti. Spedendo il musicista dritto dritto a San Vittore.
Sposato e padre di famiglia, incensurato, luomo impartisce lezioni di pianoforte nella scuola media da parecchi anni. Modi impeccabili, «pedigree» insospettabile, linsegnante rappresentava fino a qualche giorno fa il classico educatore modello al quale qualsiasi genitore avrebbe affidato la propria figlia quasi a occhi chiusi.
Invece luomo, mascherandosi dietro una fisicità un po ingombrante (era affettuoso e dallabbraccio facile) era ormai diventato schiavo di unossessione sessuale. E, mentre intimava alle ragazzine di tenere le mani sulla testiera del pianoforte, infilava le sue nelle loro magliette.
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