Protesta tranvieri, deroghe o "carrozzette"

Coi nuovi divieti in Area B e C chiedono un servizio di trasporto ai depositi come in passato

Protesta tranvieri, deroghe o "carrozzette"
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Deroghe per entrare in Area B e C o il ripristino delle «carrozzette», quel servizio navetta che fino al 2001 trasportava i tranvieri Atm da vari punti di raccolta fino ai depositi per iniziare il turno di lavoro. Sono le due opzioni che il sindacato Uiltrasporti Lombardia (con Gruppo aziendale Uilt Atm) due giorni fa ha proposto al Comune che si è «dimenticato in brevissimo tempo come i tranvieri «siano da sempre considerati fiore all'occhiello della città, abbiano garantito il trasporto delle persone anche durante la pandemia» e ora «non possono e non devono essere costretti a pagare per andare a lavorare». La questione: dal primo ottobre scatteranno nuovi divieti di ingresso nelle Ztl, lo stop viene esteso alle auto Euro 2 e diesel Euro 5. Il sindacato denuncia l'impatto su «diverse categorie di lavoratori che svolgono mansioni relative a servizi pubblici essenziali, in primis i lavoratori del trasporto pubblico locale. Pur concordando con la politica di riduzione delle emissioni e del traffico in città, considerata la delicata situazione economica delle famiglie», comprese quelle «dei dipendenti Atm, che rende pressochè impossibile acquistare una nuova auto adeguata riteniamo che l'entrata in vigore dei divieti entro pochi giorni creerà enormi disagi». Segnalano le «gravi problematiche» per i lavoratori Atm: «Impossibilità di rientro a casa e presa in servizio per alcuni turnisti che volessero usare il mezzo pubblico e aumento dei tempi di percorrenza casa-lavoro, con conseguente stress psicofisico del personale, calo delle prestazioni e della qualità del servizio».

Dopo la protesta di forze dell'ordine e medici quindi è il turno dei tranvieri, e il capogruppo milanese di Forza Italia Alessandro De Chirico raccoglie la loro protesta: «Si chiede ai cittadini di usare i mezzi pubblici ma chi condurrà bus e tram all'inizio e alla fine del servizio se gli autisti non potranno raggiungere i depositi con i loro veicoli? Il sindaco Sala e il Pd si fermino e prevedano delle deroghe a chi fa lavori indispensabili, siamo ancora in tempo».

Non è l'unico fronte caldo.

Domani sciopero nazionale dei dipendenti del trasporto pubblico, tra le richieste dei sindacati un aumento salariale di 300 euro e la riduzione dell'orario a 35 ore settimanali. A Milano mezzi Atm a rischio dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio.

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