«Siamo convinti che la mobilità sulle due ruote può rappresentare, soprattutto in città, una soluzione ai problemi del traffico - dichiara Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale -: per questo gli utilizzatori di motocicli e ciclomotori vanno tutelati, visto che in Italia ogni anno muoiono circa 1.500 persone per incidente stradale sulle due ruote, il 26% della mortalità complessiva sulle strade. Questi dati dimostrano che il nostro Paese è il fanalino di coda in Europa per i morti su questa tipologia di veicoli».
Lincidentalità stradale è unemergenza nazionale e deve essere affrontata considerando ogni suo singolo aspetto. La mortalità sulle due ruote, è un problema serio e complesso e dallo studio della Fondazione contenuto nel volume «La sicurezza stradale sulle 2 ruote: unanalisi statistica per azioni concrete», emergono macro trend rilevanti e minacciosi, tra cui la correlazione diretta e statisticamente provata tra formazione alla guida pratica e teorica e riduzione degli incidenti». Nel confronto internazionale lItalia si colloca, così, nelle peggiori posizioni per tutte o quasi le variabili prese in considerazione. «Per questo - aggiunge Salvati - chiediamo agli organi di Governo di introdurre per legge lobbligo della prova pratica per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida del ciclomotore.
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