Paolo Scotti
da Roma
Sarà laspetto da ragazzino furbetto, nonostante i cinquantanni suonati. Sarà la faccetta innocentina da non è colpa mia se mi chiamo così. Sarà che di lui si ricordano solo due canzoni; e non certo perché meritino dessere ricordate. Ma forse, se cera un personaggio giusto per sostituire Paolo Bonolis alla guida di Affari tuoi, questo era proprio Pupo. Dopo il più famoso e vulcanico dei divi tv, il solo che potesse tentare senza il rischio di rimetterci la faccia era lui: il più anomalo e oscuro. «È vero. Nella conduzione io sono nessuno. Fino a due anni fa ero solo un cantante, che qualcuno apprezzava, qualcuno no - ammette Enzo Ghinazzi, ragazzino sopravvissuto -. Per questo ora non sento il peso delleredità di Paolo. Non ho unimmagine da perdere, io».
Senza confermarlo, ma condividendo, nessuno dalle parti di viale Mazzini sillude che la barca di Affari tuoi, privata del suo vecchio ammiraglio, fili alla stessa velocità di prima. «Lasciamo stare le posizioni pro o anti-Bonolis - chiosa Paolo Bassetti, numero uno di Endemol -. Ora Affari tuoi è di Pupo. E abbiamo assoluta fiducia nel suo talento». Tanto ottimismo - magari un tantino propiziatorio - si spiega: la designazione è stata un vero parto. Prima sera parlato di Teocoli, poi di Teocoli con Fazio («Ma Teo ci lasciava perplessi come conduttore»), quindi praticamente tutte le star Rai erano state interpellate (e pare che Baudo abbia replicato: «Non lo farei nemmeno per un miliardo»). Sicché oggi lunico che sembra davvero sicuro del fatto suo - paradossalmente - è proprio linteressato. «Mi sento emozionato ma tranquillo. Certo: Paolo è irragiungibile. Quando lho visto in videocassetta mi sono terrorizzato: lui fa la Commedia dellArte, non la tv. Però, scusate limmodestia, ho delle qualità anchio. Non sono tanto ipocrita da far dire è arrivato lì per caso, non ci crede nemmeno lui. No, no: io ci credo. Eccome». Come affronterà limpresa? «Chi mi vuole bene mha detto: inutile che cerchi dimitarlo. Basterà che tu rimanga te stesso». Ma allinizio è stata durissima: «Le prime prove erano un disastro. Se questo è Affari tuoi, mi sono detto, meglio tornare a Ponticino». Ora però è sicuro del fatto suo, perfino baldanzoso: «Da trentanni calco i palcoscenici di tutto il mondo, col mio pubblico ci ho sempre dialogato». E su una cosa soprattutto è categorico: «Vi giuro fin dora che non mi farò travolgere dallossessione per gli ascolti. Guarderò gli share ma non li commenterò mai, né nel bene né nel male. Lo giuro. Questo mestiere ti dà soldi, fama, successo. Non voglio che mi rovini anche la vita».
Felici di tanta, lieta incoscienza - e piuttosto perplessi sulla praticabilità del giuramento - gli altri cercano di alleggerirgli il peso. Fornendogli come supporto alcuni figuranti che facciano quel che Bonolis improvvisava (alcune signore del pubblico, che cercando dindovinarne il contenuto consulteranno il Libro dei pacchi o si lanceranno in spiritosi pronostici) oppure sorridendo al futuro: «Il nuovo Affari tuoi non si potrà giudicare dopo la prima settimana - tranquillizza Del Noce -. Risultati dascolto? Ci acconteteremmo duno, due punti in più del Malloppo: il 26, 27 per cento». Pur di sollevare il nuovo pupillo arriva a dirgli: «Stai meglio oggi tu di quanto stesse Bonolis allinizio. Questo programma lui non voleva condurlo, temeva troppo Ricci. E invece...».
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