Quando il Ratto arriva davanti a Lamorte

(...) l’ha preso alla lettera, questo diritto. Fin troppo: ogni tanto, cioè ogni giorno, si mette alla scrivania e scrive. Poi si ferma un attimo, e ricomincia a scrivere. Infine, un piccolo stacco, e di nuovo a scrivere. Petizioni. Tante petizioni. Un fiume di petizioni. Che poi invia con regolarità al parlamento, dove saranno gloriosamente e inevitabilmente lette in seduta ufficiale. I temi? Tutto lo scibile umano e, in parte, anche ultraterreno. È un impegno indefesso, che va avanti da anni, senza perdere un colpo. Per dare solo un’idea, partiamo dal fondo, dalla seduta di ieri alla Camera. Fa testo il verbale, ore 10 e 03: il presidente di turno, Antonio Leone, «invita l’onorevole segretario a dare lettura delle petizioni pervenute che saranno trasmesse alle varie Commissioni». Il segretario, in quel momento, è Donato Lamorte, vitalissimo peraltro nel prendere la parola e dare lettura delle petizioni di Trabucco. A cominciare da quella, fondamentale, relativa alla «istituzione dell’Ordine di San Tommaso Moro e della giornata del lavoro pubblico», per proseguire con l’altrettanto fondamentale richiesta di «introduzione del divieto di usare telefoni cellulari negli ascensori e nei treni». Segue, senza che Lamorte dia tragua, la petizione sull’introduzione di «norme per la realizzazione di poli decentrati dell’Università del Sannio». Ma è al momento delle «norme in materia di eutanasia» che le tesi di Trabucco fanno un poco sussultare Lamorte, non più così vitale, anzi sfinito. Per non parlare di quella istanza per «l’istituzione della Giornata contro la pena di Morte» che Lamorte starebbe quasi per sospettare come capzioso riferimento personale. A risollevare l’attenzione e l’ottimismo degli onorevoli parlamentari (fatti i debiti, quasi invisibili scongiuri) arriva la richiesta di «introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della pubblica amministrazione», nonché la norma sulla «regolamentazione del naturismo». La sequenza scivola verso la conclusione.

Sono trascorsi otto minuti dall’inizio della lettura delle petizioni, dieci minuti in tutto dal passaggio del testimone da Leone a Lamorte. La penna di Trabucco, in compenso, è già ripartita alla grande. Obiettivo? Il solito: darci dentro fino alla morte (minuscolo).

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