Quell'idea di Italia, già viva prima dell'unità

Lingua e letteratura, umanesimo e religione. Storia di un Paese che avvertiva una coscienza nazionale quando ancora era diviso e frammentato in moltissimi piccoli staterelli

Se Federico Chabod scrisse un magistrale volume dal titolo «Storia dell'idea di Europa» che, a distanza di anni, resta uno dei capisaldi della storiografia italiana sul vecchio continente, un progetto analogo è quello seguito da Francesco Bruni, docente di Storia della lingua italiana all'università di Venezia e autore del volume «Italia - Vita e avventure di un'idea» (Il Mulino, pp.550, 35 euro). In occasione della ricorrenza dell'anniversario dell'unità nazionale che compirà a marzo i 150 anni di vita, Bruni ha tentato di raccontare il nostro Paese dalla sua nascita a livello concettuale. Non si tratta dunque di delineare, come altri prima di lui hanno già fatto, l'histoire evenementielle che ha portato alla costruzione dello Stato come lo intendiamo noi oggi, ma è stato invece il tentativo di mettere in luce come l'idea di Italia fosse già presente nell'antichità.
Per questa ragione non è importante che la trattazione si arresti al primo tronco dell'Ottocento, un passo prima che il Risorgimento portasse alla formazione statale. Bruni racconta il complesso di intendimenti e concetti che stanno alla base dell'Italia. L'Italia prima dell'Italia, insomma. Per conoscere e scoprire dove siamo nati e che, evidentemente, esistiamo già da molto tempo prima che si completasse un percorso storico destinato a compiersi con l'unità. L'analisi dunque non necessariamente segue un andamento cronologico anche se rispetta l'ordine temporale. Ciò che emerge da queste pagine è una coscienza già viva nel V secolo avanti Cristo, all'epoca degli Italoi che abitarono la Calabria meridionale ai tempi di Antioco di Siracusa. L'Italia poi descritta da Plinio e celebrata da Virgilio in nome di Augusto. L'Italia unificata dall'audacia dantesca nella lingua che, da specialista della materia, Bruni approfondisce e sottolinea con estremo rigore.
Il volume tuttavia ricostruisce il tessuto di un Paese che, pur nella sua disunità, riesce ad alimentare la grandezza culturale e artistica del Rinascimento, uno dei momenti di maggior spicco e importanza nella storia della cultura non soltanto nostra ma addirittura internazionale, grazie a un fermento di artisti e idee che non hanno eguali.

Una nella lingua e nella letteratura, l'Italia si offre già unita dal punto di vista umanistico e religioso e l'itinerario culturale costruito dal Bruni punta proprio a mettere l'indice su ciò che, nei secoli, ha rappresentato il denominatore comune di un insieme di piccoli stati sotto l'egida di sovrani diversi. Presupposti e prodromi di un percorso che avrà il suo culmine in epoca risorgimentale.

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