In questura sono disperati: da dieci giorni il sistema informatico è completamente in tilt. La faccenda è seria, molto seria. Tant’è che i tecnici informatici delle telecomunicazioni, per tentare di risolvere la situazione, sono chiusi nel bunker sotto il palazzo di via Fatebenefratelli, dove si trova il server e da giorni mangiano (e dormono?) lì. Invano: il virus impedisce agli uffici di operare e il lavoro è ridotto al 20 per cento (percentuale molto ottimistica). All’ufficio immigrazione ad esempio mandano via gli stranieri perché non si possono fare le pratiche per i permessi di soggiorno; la squadra mobile non può redigere alcun atto e alcun verbale, anche l’ufficio di gabinetto non riesce a emettere le ordinanze. In sostanza sono stati mantenuti solo i servizi essenziali come quelli dell’ufficio denunce e delle volanti. E una lancia va spezzata proprio per quegli stessi informatici che hanno permesso proprio a questi servizi essenziali di funzionare. Per il resto in questura è il buio più totale, naturalmente solo dal punto di vista informatico.
Il virus si chiama «Conficker» e avrebbe colpito anche apparati europei molto più strategici come l’aeronautica francese, l’esercito tedesco e il network della Camera dei Comuni del parlamento inglese al punto che Microsoft ha messo una taglia da 250mila dollari per chi riuscisse a trovare l’autore della nuova «peste» informatica. Un vero e proprio flagello se si pensa che questo virus cresce sempre di più e, aumentando, diventa sempre più difficile debellarlo.
Conficker si rivela solo sulle grandi reti - sulle piattaforme Microsoft Windows - sfruttando proprio una falla del servizio di rete di Microsoft per diffondersi: dopo aver «rubato» le password degli utenti, si smaschera e colpisce. Da quel momento in avanti è impossibile fare aggiornamenti di Windows (Windows Update), Windows Defender è disattivato, la rete è congestionata al punto che è impossibile caricare anche delle semplici pagine web e, infine gli accessi ai siti relativi agli antivirus sono bloccati.
Insomma questa mega piaga informatica, dopo aver fatto tabula rasa negli Stati Uniti all’inizio del 2009, adesso è arrivata anche qui da noi. Secondo il New York Times Conficker, al 22 gennaio 2009, ha infettato 9 milioni di computer mentre The Guardian ha stimato in 3,5 milioni i computer colpiti. Il produttore di software antivirus F-Secure ha affermato che fino al 16 gennaio 2009 Conficker ha colpito «almeno» 9 milioni di computer.
Dati più aggiornati non ce ne sono, almeno per il momento.
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