La panchina dell'Inter alza il livello di guardia: nervi tesi e battute pronte. Lo ha dimostrato Ranieri parlando di arbitri e affini. «Se andiamo avanti con questa media subiremo 25 rigori contro. Giocoforza dovrà cambiare trend. Solo Parma e Roma negli ultimi dieci anni hanno subito gli stessi rigori nelle prime partite, gli arbitri staranno dunque un po' più attenti». Alla vigilia della sfida di San Siro contro la Juventus, il tecnico dell'Inter torna sugli ultimi episodi arbitrali che hanno provocato più di un malumore in casa nerazzurra. L'allenatore è stato punito dal giudice sportivo con un'ammonizione con diffida e una multa di 5mila euro per avere, al termine di Atalanta-Inter, contestato l'operato arbitrale in termini irriguardosi. «In romanesco diremmo: e mica ti ho detto 'cotica? Semplicemente, mi auguro che tu abbia ragione. Se è irriguardosa questa, allora non si può dire nulla». «Non so - ha sottolineato Ranieri- se ridere o piangere per una cosa del genere. Vorrei vedere il referto. L'altra volta, contro il Napoli, poteva sembrare che lo dicessi con foga. Ma stavolta ero tranquillo e pacato».
L'Inter arriva alla sfida con otto punti in meno dei bianconeri, ma Ranieri non vuole sentir parlare di ultima spiaggia: «Ci saranno altre 84 ultime spiagge. I tifosi devono stare sereni, la squadra sta lavorando molto, prima o poi dovrà girare. Sono convinto che ce la faremo. Non posso essere convinto di vincere lo scudetto, ma di lottare per vincere sì». Non ci sarà Thiago Motta, nemmeno convocato. Ranieri, ex juventino, assicura di non avere spirito di rivalsa: «Non è esatto dire che sono stato scaricato dai bianconeri, la verità è un'altra. Per la Juve questa partita vale più di un derby, per noi sono tre punti importanti, nient'altro».
Poi, a dimostrazione che l'Inter carica i tecnici, almeno nelle battute, divertente chiusura della conferenza stampa. Qualcuno gli chiede con una battuta se la panchina dell'Inter faccia alzare il livello di testosterone. Il tecnico sta al gioco e risponde ridendo: «Magari così fosse...».
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