Franco Sala
Macina rapine a ritmo industriale. In soli 40 minuti è riuscito a razziare lincasso di tre supermercati. Stando alle descrizioni delle vittime, si tratterebbe sempre dello stesso giovane, e lipotesi trova conferma anche tra gli investigatori di Desio e Seregno. A lui viene attribuito anche un colpo in uno spaccio alimentare di Meda. Luomo si presenta con il volto coperto da un casco integrale, indossa un giubbetto e un paio di jeans. Per terrorizzare le cassiere impugna una pistola di grosso calibro. E gli assalti filano lisci. La prima rapina è di qualche giorno fa: il balordo, alto, magro entra nel negozio di calzature «Millepiedi», a Meda. È deciso, spiana larma sotto gli occhi delle commesse e riesce a farsi consegnare 4.000 euro. Prende una pausa e quindi si scatena.
Il raid, inizia a Carate Brianza alle diciassette in punto. Il rapinatore scende dallo scooter, spalanca la porta dingresso e si trova davanti alle cassiere della Conad di via Mascherpa. Le donne sono spaventate, il bandito parla con un filo di voce: «Datemi tutti i soldi, altrimenti vi ammazzo», minaccia. Nessuno muove un dito, il rapinatore arraffa 800 euro.
Ricompare mezzora dopo a Lissone. Prende di mira lo Sma di via Valassina: canna della pistola puntata dritta verso le due cassiere e solita minaccia. I clienti restano immobili, una mossa falsa, magari guidata dallistinto e il malvivente potrebbe scatenare linferno. Riesce a farsi consegnare mille euro e batte la ritirata. Il bandito solitario non è ancora soddisfatto. Passano appena dieci minuti, ed eccolo di nuovo in azione a Paderno Dugnano. È scatenato, del resto gli gira tutto per il verso giusto. Non molla.
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