I «gioielli» di Milano non sono soltanto artistici. Meno visibili, ma certamente più utili, ci sono «gioielli» di grande amore per il prossimo. Uno dei più importanti è lAssociazione per il bambino nefropatico, fondata nel 1978 con il proposito di dotare la clinica pediatrica De Marchi di un reparto di nefrologia: reparto fortemente voluto dal professor Fabio Sereni e dai fondatori di questa benemerita associazione, in particolare dal dottor Giuseppe Cavagna presidente e dalla nobildonna Iria Cornaggia Medici (vicepresidente).
A quasi trentanni di distanza la collaborazione fra la clinica pediatrica De Marchi e lAssociazione (onlus, naturalmente) per il bambino nefropatico è diventata più stretta: è stata rafforzata anche una struttura di terapia intensiva e completamente rifatto il pronto soccorso. Inoltre, alla De Marchi, sono state donate tutte le apparecchiature per la dialisi, peritoneale ed extracorporea. Si tratta senzaltro di uno sbocco drammatico allinsufficienza renale cronica; ma il dramma precede la salvezza. Quanti sono, i benefattori che permettono a questa associazione di aiutare e spesso di salvare molti bambini? Dice il presidente Cavagna: «Almeno settemila. Quando variamo un progetto, tutti vi contribuiscono, con piccoli o con grandi capitali».
Limprenditore Bernardino Caprotti, che ha spesso sovvenzionato le iniziative dellassociazione, ha destinato i diritti dautore del suo libro Falce e carrello ai bambini nefropatici. «Il libro va benissimo - riferisce Iria Cornaggia Medici -. Fino ad oggi ci ha reso 400mila euro; pensiamo di arrivare a 500mila».
I bambini assistiti dal dottor Alberto Edefonti e dalla sua équipe sono migliaia e arrivano da tutte le regioni italiane. Ogni anno vengono eseguite 4.500 dialisi extracorporee e 7mila peritoneali.
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