Rex, Colombo, Derrick&Co. Gli stakanovisti del video

E non se ne vogliono andare. Sopprimiamo, essendo sotto Natale, i puntini di sospensione che sottolineavano, fin dal titolo del film tv di Giorgio Capitani, la voglia dei genitori, Turi Ferro e Virna Lisi, di togliersi dai piedi gli ormai più che maturi superbamboccioni casalinghi. Quelli che «non se ne vogliono andare» dei quali parliamo qui, invece, sono tutt’altro che bamboccioni: la pagnotta se la sudano saltando da una fascia oraria all’altra, da un pubblico all’altro, battagliando sempre e comunque con la concorrenza, oltre che con il crimine. Sono i sempreverdi della nostra televisione. O, detto più bruscamente, i tappabuchi di lusso. Dalla Signora in giallo a Starsky&Hutch, dal Commissario Rex alle Charlie’s Angels, da Colombo a Walker Texas Ranger, i manovratori dei palinsesti li adorano quanto gli allenatori di calcio adorano i centrocampisti di fatica, pronti a ogni evenienza, per difendere il risultato o per inseguirlo. E anche in questi giorni sonnacchiosi di fine anno, i numeri sono dalla loro parte.
Prendiamo la signora Angela Lansbury. Su Raidue ha lavorato quattro giorni di fila, dal 20 al 23 dicembre, fra le 16 e qualcosa e le 17 e spiccioli. Ebbene: male che andasse, quasi 700mila persone pendevano dalle sue labbra pittate a festa, per share mai inferiori al 6,5.
Quanto ai due poliziotti californiani, diversissimi ma affiatatissimi, imperterriti, su Rete 4 hanno timbrato il cartellino da lunedì 20 a venerdì 24, e dopo il meritato riposo di sabato e domenica, sono di nuovo in pista. Attaccano prestissimo, intorno alle 8, e smontano verso le 9, al servizio di circa 400mila affezionati, con share sempre sopra il 6 per cento.
E se il fedelissimo pastore tedesco Rex, su Raiuno si è limitato a una fugace apparizione il 10 dicembre scorso, nel preserale, sfiorando comunque i due milioni di ascolto medio (per un lusinghiero 14,4 per cento), con le tre aiutanti del fortunato Charlie Townsend, dalle quali ogni malvivente sogna di essere accuratamente perquisito, Retequattro apre in bellezza la giornata, dalle 7 alle 9, senza borse sotto gli occhi e con il 5 per cento di share nella fondina.
Ma i due autentici mastini dell’indagine che non mollano l’osso neppure durante le feste comandate e che, come il decano Derrick di mamma Rai o il «pivello» (al suo confronto...) Barnaby di La7, possiedono la formula magica salva-ascolti restano loro: i retequattrani Peter Falk e Chuck Norris. Lo stropicciato tenente Colombo della West Coast, per un milione di spettatori non impugna nemmeno il suo microscopico taccuino e se non indietreggia nemmeno di fronte a un Milan-Inter, figuriamoci se di questi tempi può temere che qualcuno possa rovinargli il gusto del suo puzzolente sigaro. La domenica, puntuale (Emilio Fede permettendo...) come un orologio svizzero, scorrazza a bordo della sua Peugeot 403 del ’59 per le strade di Los Angeles, lottando come un leone contro vari notiziari e filmoni assortiti. Alla fine, assicura alla giustizia il colpevole e alla casa madre un 6,5-7 per cento. Il ranger Cordell Walker più che il cervello usa le mani. E quando si arriva alla scazzottata finale con il malcapitato cattivo di turno, state pur certi che l’8 per cento di share, procurato da circa due milioni di spettatori, è lì dietro l’angolo.
Insomma, in tv il crimine paga sempre.

E se il pool di investigatori nazionalpopolari (anche se made in Usa o in Germany) non perde un colpo è per loro merito o per colpe altrui? La gente che li sceglie lo fa per sincero affetto o perché in giro non vede di meglio? Il busillis è arduo e anche, ammettiamolo, spinoso. Per risolverlo ci vorrebbe qualcuno al di sopra delle parti. Si potrebbe provare con il Maigret di Gino Cervi in prima serata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica