Ore di altissima tensione in Medio Oriente dove è tornata a infiammarsi la guerra tra Israele e Hezbollah. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno lanciato un attacco preventivo sul Libano con centinaia di razzi (guarda il video). Questa mattina le milizie Hezbollah intendevano, infatti, colpire il centro di Israele. Attacco che l'aeronautica militare di Tel Aviv è appunto riuscita a sventare durante l'operazione aerea preventiva condotta questa mattina contro i lanciarazzi Hezbollah che si trovavano nel Libano meridionale e che erano diretti verso il nord di Israele (guarda il video). In totale, migliaia di lanciarazzi dei proxy filo-iraniani sono stati colpiti simultaneamente da circa cento caccia dell'aviazione israeliana.
Il ministero della Salute del Libano ha affermato che tre sono i morti negli attacchi israeliani nel sud del Paese. Un attacco di un drone israeliano su un'auto nel villaggio di Khiam ha ucciso una persona, mentre quello al villaggio di Tiri ne ha ucciso altre due, senza specificare se fossero combattenti o civili. Il coordinatore delle Nazioni Unite in Libano e le forze di pace dispiegate nel Paese hanno invitato Hezbollah libanese e Israele ad "astenersi da qualsiasi ulteriore escalation" e a "cessare il fuoco".
Sul fronte israeliano, un soldato 21enne della Marina, David Moshe Ben Shitrit, è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti. Secondo una prima ricostruzione delle Idf, i marinai israeliani si trovavano su una motovedetta al largo della costa del nord di Israele quando sono stati colpiti dalle schegge di un missile lanciato dal sistema Iron Dome per intercettare i droni di Hezbollah.
Perché le Idf hanno colpito preventivamente
"Osserviamo i preparativi di Hezbollah per attacchi contro il territorio israeliano", aveva scritto l'esercito israeliano in un messaggio in arabo ai residenti del Libano meridionale. "Chiunque si trovi vicino alle aree in cui opera Hezbollah deve lasciare immediatamente l'area per proteggere se stesso e le proprie famiglie", ha esortato. Tutti i voli in partenza da Tel Aviv sono stati posticipati e quelli in arrivo vengono dirottati verso altre destinazioni. In un post sul suo account Instagram, l'aeroporto Ben Gurion ha parlato di necessità dovuta a "situazione di sicurezza" e ha chiesto ai viaggiatori di verificare con le loro compagnie aeree ulteriori informazioni. Convocato anche il gabinetto di sicurezza israeliano. Ad annunciarlo l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
"Questa mattina all'alba abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah, che era pronto ad attaccare Israele, abbiamo dato ordine all'esercito di agire subito per eliminare la minaccia. L'Idf sta operando con forza, ha distrutto decine di razzi diretti al nord. Chiedo ai cittadini di Israele di seguire le indicazioni di sicurezza", ha dichiarato Netanyahu nella riunione del Gabinetto di sicurezza conclusa alle 8:36 ora locale, le 7:36 ora italiana. "Colpiamo chi ci colpisce", ha aggiunto il premier israeliano. Le tensioni in Medio Oriente sono ai massimi livelli da settimane, a seguito degli assassinii di luglio dei personaggi di spicco di Hamas e Hezbollah.
Episodi che hanno intensificato il conflitto di lunga data tra Israele e Iran.
Hezbollah nega l'operazione dell Idf
Non si è fatta attendere la risposta di Hezbollah, al di là dal confine. Il gruppo ha annunciato in una dichiarazione che la sua "operazione militare è terminata per oggi", sostenendo di aver lanciato droni contro un obiettivo significativo ma non identificato all'interno di Israele. Il gruppo ha respinto le dichiarazioni di Tel Aviv secondo cui le Idf hanno lanciato un attacco preventivo di successo contro le forze di Hezbollah. "Queste sono affermazioni vuote", fanno sapere i proxy filo-iraniani.
E nel tentativo ulteriore di sminuire e negare l'esito dell'operazione israeliana, Hezbollah ha annunciato che il suo leader, Hassan Nasrallah, terrà un discorso in cui confuterà l'affermazione di Israele secondo cui il suo esercito avrebbe interrotto gli attacchi del gruppo. Il leader degli Hezbollah libanesi parlerà oggi alle 17.00 ora italiana.
E l'Iran?
Alcuni giorni fa, proprio da queste colonne, avevamo raccontato dell'ipotesi de-escalation (diretta) da parte di Teheran. Secondo il Washington Post, a detta dei funzionari Usa, l'Iran sembra essere stato scoraggiato da una massiccia dimostrazione di forza americana. Questo, tuttavia, non corrisponderebbe a una diminuzione della virulenza (e della frequenza) degli attacchi dei suoi proxy, incitati ad attaccare. In questo scenario di escalation sovrapposte, nell'inquietante triangolazione Israele-Hamas-Hezbollah, la buona notizia restano i negoziati, che riduce-ma non esclude- l'ipotesi di una guerra devastante tra Israele e l'Iran.
Anche la complessa giornata di oggi sembra confermare questo andamento. Nonostante l'escalation con il Libano, il vertice al Cairo in merito all'accordo sugli ostaggi di Gaza si terrà oggi come previsto. "Una delegazione israeliana di alto rango si sta dirigendo al Cairo oggi nonostante gli attacchi di Hezbollah", ha riferito un funzionario israeliano al The Times of Israel.
Il team negoziale israeliano, formato dal direttore del Mossad, dal capo dello Shin Bet e dal generale dell'Idf Nitzan Alon, dovrebbe recarsi al Cairo per un incontro con il direttore della Cia Bill Burns, il primo ministro del Qatar e il capo dell'intelligence egiziana. Gli americani stanno esercitando una pressione significativa su Israele affinché concluda un accordo, per impedire che una guerra più grande scoppi in tutta la regione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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