Napoli - Bassolino e la Jervolino? No, sotto inchiesta c'è solo il presidente della regione Campania eletto nel 2010. "Non ci sto, non ci sto, non ci sto". È iniziata con queste parole la conferenza stampa del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Tre "non ci sto" così spiegati: "A pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi; a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra; rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord". "La Regione - ha aggiunto Caldoro - ha fatto tutta la sua parte, avendo poteri minimi e residuali".
"Abbandoniamo i tavoli istituzionali" "La Regione Campania - ha continuato il governatore -, continuerà a fare la sua parte ma da oggi, finchè non ci saranno risposte forti da parte del governo e degli enti locali della Campania, abbandona i tavoli istituzionali e nazionali presso il governo e la prefettura. I cittadini devono sapere dove sono le vere colpe e le responsabilità che sono ben lontane dall’ente Regione".
Il ruolo della Camorra La camorra "guadagna sulla crisi e sull’emergenza rifiuti e non ha alcun interesse che il sistema funzioni". È il pensiero del governatore campano, Stefano Caldoro, espresso nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo Santa Lucia a Napoli dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per epidemia colposa da parte della Procura partenopea. "Anche quello che sta avvenendo a Napoli, come ha denunciato il sindaco de Magistris ("dietro ai roghi un’unica regia", ndr), deve far scattare l’allarme. In alcuni quartieri della città - ha spiegato con un esempio - non ci sono sacchetti, in altri si è oltre i limiti della sostenibilità, colpiti in modo assurdo dalle giacenze. Diversità - ha sottolineato - che destano sospetti. Credo che dietro ci sia la camorra e, per questo, - ha concluso - il mio è un "no" deciso e netto a subire i ricatti dai clan".
Botta e risposta col Carroccio "Irresponsabili sono una città e una Regione che non riescono a far fronte ai propri rifiuti, che è il primo dovere di un’amministrazione". Con queste parole il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, replica a Caldoro.
"Ognuno di noi - aggiunge Reguzzoni - fa la raccolta differenziata, noi siamo al 65% e sono 30 anni che abbiamo il nostro inceneritore e le nostre discariche. Come governo abbiamo fatto molto per Napoli, per due volte. Adesso - conclude - è ora che si rimbocchino le maniche e che ognuno pensi ai rifiuti di casa propria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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