Il rilancio di Ottolandia

Francesco Gambaro

Una pista da ballo e una di skate-board, due campi di bocce e uno polivalente per calcetto, basket e pallavolo; un'area per le attività aerobiche e un'altra per i giochi dei bimbi. E ancora: bar, chioschi per i gelati, cinema all'aperto, teatro, danza e musica dal vivo.
Non siamo a Gardaland, ma in corso Italia, sopra il depuratore di Puntavagno, nei giardini «Gilberto Govi», freschi di restyling. Un tempo luogo di divertimento e meta di molti genovesi, prima di diventare un'area abbandonata e mal frequentata per l'incuria della civica amministrazione. Fino a ieri, quando il Consilium Foce e il parlamentino Medio-Levante hanno svelato l'ambizioso progetto di recupero dei giardini di Punta Vagno. L'area prenderà il nome di «Ottolandia» proprio dal nome dell'VIII circoscrizione. L'idea è di trasformare i giardini in un ricco contenitore di eventi sociali, sportivi e culturali, da vivere tutto l'anno e non solo nei mesi estivi. Per tutte le età. Ci sarà, infatti, uno spazio dedicato ai più piccoli - l'area rosa attrezzata con i giochi di un tempo (pampano, pista di grette) nel lato ponente - e uno riservato alla terza età (area blu) con due campi da bocce in terra battuta, dalla parte opposta. Ma non mancheranno neppure gli spazi adibiti ai giovani grazie al recupero di un vecchio campetto dove si potrà giocare a volley, basket e calcio. Mentre chi ama lo skate board godrà di nuovi spazi.
Le novità più salienti riguardano, invece, la pista polivalente di 500 metri quadrati (al centro dei giardini) adibita di giorno al pattinaggio e di sera alle danze e agli spettacoli. Ci sarà anche un'area dedicata alle arti marziali e alla palestra all'aperto con due tappeti elastici e uno di jumping. Ai lati dei giardini è prevista la collocazione di un punto d'incontro musicale. Insomma ci sono tutte le condizioni per fare di questo spazio un nuovo polo di aggregazione rivolto a tutta la città.
Ne è convinto Pasquale Ottonello, presidente della circoscrizione Medio - Levante, che ammette: «La vera sfida sarà quella di mantenere la qualità e la fruibilità dei giardini nel corso dei prossimi anni». Un primo passo in questo senso potrebbe essere la chiusura alle auto di via Lungomare Cappello, la strada di accesso ai giardini «Govi», spesso e volentieri occupata dalle macchine. Tra un mese e mezzo non sarà più possibile. Altra scelta saggia è quella di chiudere tutte le manifestazioni estive entro la mezzanotte. A questo proposito va detto che il carnet di eventi culturali e musicali è veramente ricco. Dalla rassegna cinematografica all'aperto (inizio il 29 maggio) alle serate dedicate al teatro e alla musica con gli spettacoli per Fabrizio De Andrè e i concerti di musica rock. E poi ancora «Miss Mondo», la partenza del circuito auto storiche «La Superba» e il festival degli artisti di strada.

Unico neo nel progetto di rilancio dei giardini è il desolante stato in cui si trovano scogliera e terrapieno circostanti. Sarà il caso che qualcuno vi provveda, altrimenti i giardini Govi resteranno un bellissimo quadro, senza cornice.

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