Rimpasto? Fontana non ci sta: "La giunta va benissimo così"

Il governatore seccato: "Si cambia se le cose non vanno bene e se qualcuno non è all'altezza. E non è il nostro caso"

Rimpasto? Fontana non ci sta: "La giunta va benissimo così"
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Non ha intenzione di fare nessun rimpasto di giunta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che sul punto è piuttosto netto: «Da parte mia, in questo momento, non c'è nessuna disponibilità a trattare» ha detto il governatore a Radio 24 dopo le voci circolate nelle ultime settimane. E non ha nascosto nemmeno un certo fastidio per aver letto queste notizie sui giornali, «senza che nessuno sia venuto a parlarmene». I partiti hanno le loro ambizioni e il lato debole della questione è stato individuato negli spazi riservati a Lombardia Ideale, la lista civica di Fontana, che, con Guido Bertolaso in quota al governatore, ha due assessori e un vicepresidente del Consiglio regionale con soli quattro consiglieri. Fratelli d'Italia vorrebbe più spazio, anche se è escluso che possa ambire alla Sanità. E non solo perché Bertolaso è blindato da Fontana, ma anche per la difficoltà nel trovare un profilo adatto a gestire una delega che può portare anche molte complicazioni. Forza Italia, che ha aumentato la sua pattuglia in Aula, vorrebbe capitalizzare dopo la campagna di allargamento del coordinatore regionale Alessandro Sorte e anche la Lega potrebbe voler sistemare qualcosa. Da questo punto di vista andranno osservate le mosse del nuovo segretario regionale Massimiliano Romeo. Il senatore, però, condivide con Fontana lo stesso obiettivo, quello di chiedere più autonomia per la Lombardia e di tenere alta la questione settentrionale. Ma nel giorno in cui si incontravano a Roma i segretari regionali del centrodestra, Fontana ha messo le cose in chiaro: «Io credo che la giunta così com'è organizzata e strutturata vada bene». Il discorso sembra quindi congelato, quantomeno fino all'estate. La sensazione è che le forze politiche non alzeranno i toni né schiacceranno il piede sull'acceleratore, anche se tra i partiti, a proposito delle parole di Fontana, c'è chi fa notare che «ricordano molto le stesse di ogni governatore che si è trovato con questo tema negli ultimi anni», come Roberto Maroni «che aveva escluso un rimpasto salvo poi cambiare quattro caselle pochi giorni dopo». Insomma, normale gioco delle parti.

Eppure si rivolgeva proprio ai partiti il governatore quando ha difeso la sua squadra evidenziando, con concetti simili a quelli espressi su un possibile rimpasto di governo dalla premier Giorgia Meloni, che i cambiamenti si fanno «quando le cose non vanno bene e quando qualche assessore non ha dimostrato di essere all'altezza e non mi pare che nella giunta lombarda si verifichi una di queste situazioni». Ad ogni modo, ad oggi nessuno ha fatto richieste ufficiali: «Se me le faranno lo valuteremo, io anticipo che non sono favorevole» ha concluso Fontana.

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