Dopo una storia finita, per così dire, bene (lo studente 18enne stuprato al parco Lambro da due giovani egiziani e arrestati nei giorni scorsi dalla squadra mobile) ce nè già unaltra altrettanto cruda e terrorizzante. Protagonista una polacca 30enne che giovedì sera ben sei uomini (poi diventati due) volevano violentare. Doveva essere, insomma, uno stupro di gruppo per costringere la poveretta (ma è tutto da verificare) a restituire una somma di denaro. Una violenza che solo il compagno della donna - scappato per chiedere aiuto - è riuscito a sventare. A finire in manette alla fine sono stati Yosef Emad, egiziano di 31 anni, e Abdnabi Jula, algerino di 28, entrambi clandestini. Gli altri quattro, probabilmente stranieri anche loro, sono riusciti a fuggire quasi subito.
Lesatta dinamica dellepisodio è ancora in fase di ricostruzione perché la straniera parla poco e male italiano, ma le linee generali sono chiarissime. La vicenda è avvenuta alle 23.30 in un edificio dismesso a ridosso dei binari ferroviari in viale Monza. Qui la polacca dormiva con il suo fidanzato, un albanese di 36 anni, quando un gruppo di sei uomini ha tentato di entrare nellalloggio. I due, spaventatissimi, si sono parati davanti alla porta e hanno opposto resistenza, scoraggiando la maggior parte di quel gruppo di estranei che, pur riuscendo ad entrare nellalloggio, ma probabilmente sentendo odore di «grane», hanno preferito scappare.
Lalgerino e legiziano, invece, sono rimasti e, una volta nellalloggio di fortuna, hanno cominciato a minacciare la coppia. «Lei mi deve 900 euro! Sono venuto a riscuotere!» avrebbe gridato lalgerino allalbanese come per giustificare lirruzione notturna. Legiziano, a sua volta, non ha perso tempo. E, dopo essersi spogliato, ha raggiunto la ragazza nel letto tentando di abusare di lei.
A quel punto, però, il fidanzato della giovane, dopo averla aiutata a difendersi dallegiziano, ha capito che se voleva salvarsi da quei due balordi doveva assolutamente chiamare aiuto, a lanciare lallarme. Così lalbanese è corso fuori dallalloggio e ha bloccato un passante che, a sua volta, ha chiamato il 113.
Un tempo sufficientemente lungo perché legiziano, davanti alla ragazza che gli si rifiutava con tutte le sue forze, lha minacciata e colpita con una pietra. Quindi, aiutato dal complice che continuava a chiedere la restituzione del denaro, ha preso una bottiglia piena di olio, e ha minacciato di dar fuoco al letto se la donna non avesse ceduto alle sue avance.
Proprio in quel momento i due magrebini sono stati interrotti dallarrivo degli uomini della polizia ferroviaria e di quelli delle volanti che li hanno arrestati. Ora i due stranieri sono accusati anche di tentata violenza sessuale e di tentata rapina.
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