Rocca ko nel giorno di Fill «Meglio cadere adesso...»

Giorgio: «Mi rifarò domani in speciale». Peter terzo: «È il mio primo podio, sogno il bis oggi in libera». Ghedina permettendo

Paolo Marchi

Cade Giorgio Rocca ma c’è sempre un azzurro sul podio nella coppa del mondo di sci: Peter Fill, 23enne sudtirolese di Castelrotto, ha chiuso terzo la combinata di Wengen, aperitivo in Svizzera della discesa di oggi (tra i favoriti Ghedina, terzo in prova mercoledì, e lo stesso Fill, secondo in quella di giovedì) e dello slalom di domani quando l’uomo da battere sarà Rocca, primo negli ultimi quattro slalom. A Badkleinkirchheim in Austria invece, discesa rosa e successo della svedese Paerson. Quattro in meno di un decimo: Dorfmeister (Aut) a 4 centesimi, Aufdenblatten (Svi) a 8 e Kostelic a 9. Lontane le azzurre: Recchia 19ª, Elena Fanchini 26ª proprio davanti alla sorella Nadia.
Molto meglio gli uomini, in una combinata discesa/slalom che ha visto vincere l’austriaco Raich (terza affermazione stagionale) davanti al norvegese Aamodt, che così prenota la 18ª medaglia tra Olimpiadi e Mondiali, e a Fill. Caduto in slalom Bode Miller (secondo nella frazione a tutta velocità dietro a Walchhofer) e come lui Rocca, il valtellinese sotto gli occhi della moglie Tanja e del loro baby Giacomo. Lo statunitense, dopo aver fatto parlare male di sé per le esternazioni su doping e abuso di alcol, davvero delle infelici uscite verbali, ha fatto seguire a una brillante prestazione in libera, un’uscita per inforcata in slalom che è la quinta quest’anno. Però è parso più convinto e deciso.
Rocca, 19º in discesa, ha inforcato poco dopo Miller e invece di fermarsi, ha continuato fino al traguardo e pertanto verrà multato. Per lui era però troppo importante saggiare le condizioni della pista in vista di domani dopo l’uscita lo scorso inverno per questione di millimetri. Il campione l’ha presa con filosofia: «Meglio inforcare oggi che domenica (domani, ndr). Niente di grave. L’ho sempre detto, e tutti lo sanno, che in slalom basta un niente per saltare: l'errore è sempre in agguato. Mi ha fregato un passaggio dalla luce all’ombra unito al fatto che io tiro diritto sul palo. Capita. Il vero slalom? La pista mi piace, il fondo non è durissimo come quello della discesa ma magari lo diventerà per la gara. Wengen ha un significato particolare per me: qui ho colto il mio primo successo e con la pista ho sensazioni particolari: farò bene anche questa volta e il fatto che abbia inforcato per un amen un anno fa e ora, non vuole dire nulla in una disciplina incerta come la mia».
Simpatico Fill che ha stupito in slalom, visto che passa per velocista anche se nel sito della federazione ricorda come la sua disciplina preferita sia lo slalom «anche se in passato sono andato meglio in tutte le altre. Non pensavo proprio di salire sul podio ma ho fatto una grande libera e in speciale ho sciato bene, forte degli allenamenti con Rocca. Mi sa che ho feeling con questa gara di supercombinata e nella discesa chissà, ci proverò». Grazie al miglior intertempo in slalom, Fill potrebbe essere selezionato per le Olimpiadi anche in slalom.


Quanto al sabato odierno, discesa uomini a Wengen e donne ancora in Austria. Ghedina ha promesso spettacolo, undici anni dopo il successo del ’95 quando stabilì il record lungo la pista del Lauberhorn, quattro chilometri e mezzo, la più lunga del circuito di coppa.

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