Dal rock progressivo al «vecchio» Bach La classe su 12 corde

Al Leonardo il re dello stick bass in concerto assieme al «California Guitar Trio»

A «Suoni e Visioni», la rassegna interamente organizzata dal settore Cultura della provincia di Milano che da 18 anni a questa parte trova la propria ragione sociale ed artistica nella contaminazione di musiche e linguaggi, c’è spazio anche per non pochi personaggi che hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia del rock.
La scorsa settimana, per esempio, si è esibito, in uno show multimediale in coppia col batterista-percussionista Tony Visconti, l'eccentrico chitarrista britannico Fred Frith, classe 1947, uno dei più innovativi chitarristi del rock anni Settanta, da sempre alla ricerca della «musica totale»; stavolta è invece il turno del bassista americano Tony Levin (Boston, 1946), il musicista che ha fatto conoscere agli appassionati lo «stick bass» (uno strumento a 12 corde, che monta sia le corde del basso sia quelle del chitarra e che racchiude in sé armonia, melodia e ritmo), universalmente noto per avere partecipato da protagonista all'epopea del rock progressivo suonando con «menti» del calibro di Peter Gabriel o dei King Crimson di Robert Fripp.
Ed è proprio il «guru» Fripp il punto di contatto tra Tony Levin - uno dei rari professionisti che, oltre a mettere a disposizione la sua abilità nei tour e nei dischi altrui (centinaia le collaborazioni: da Double fantasy, l’ultimo lavoro di John Lennon, a Paul Simon, da David Bowie e Lou Reed fino a Claudio Baglioni, Vasco Rossi e Ivano Fossati), è riuscito a guadagnarsi una personale popolarità tra il grande pubblico uscendo dalla nicchia dei cultori della pura tecnica strumentale -, e i brillanti virtuosi del California Guitar Trio, per la prima volta in concerto nel capoluogo lombardo.
Allievi-discepoli dei corsi-laboratorio di chitarra tenuti da Fripp, lo statunitense Paul Richards, il belga Bert Lams e il giapponese Hideyo Moriya, dopo aver suonato a lungo nella League of Crafty Guitarists capitanata dall'ex leader dei King Crimson, nel 1991 si sono messi in proprio e, da allora, hanno inciso una dozzina di dischi, tra composizioni originali, dischi dal vivo e un’antologia, Highlights, pubblicata lo scorso anno. La forza del California Guitar Trio? Proporre un genere fatto di tecnica (chitarristica) pura unita a una trasversale rivisitazione di generi, sonorità e atmosfere assolutamente eterogenee. Già, perché il repertorio del terzetto, implementato per l'occasione da Tony Levin («Non credo che esista il migliore bassista o batterista o chitarrista. La musica non è uno sport dove si può facilmente individuare il più grande atleta per ogni disciplina - ha dichiarato -. Ci sono diversi modi di suonare uno strumento e di interpretare la musica. Ognuno ha il suo preferito»), è davvero a tutto campo.

Nel menù live c'è di tutto e di più: rock, blues, jazz, surf, world music e persino la Toccata e fuga in Re minore di Bach e la Nona di Beethoven.
California Guitar Trio

& Tony Levin
Teatro Leonardo
Questa sera, ore 21
Informazioni 02/26681166

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