Roma, adesso sparano alle gambe Proprio come negli anni Settanta

Agguato in stile brigatista contro un consigliere municipale della Destra e vicepresidente del centro sociale CasaPound. Due giovani in motorino lo hanno affiancato mentre era sullo scooter e lo hanno ferito con due colpi a una coscia. Alemanno: "C’è un brutto clima"

Roma, adesso sparano alle gambe  
Proprio come negli anni Settanta

Roma - Una moto ne affianca un’altra, da una - due uomini in sella - partono degli spari, il pilota dell’altra resta ferito, gli attentatori protetti dal casco fuggono. Mercoledì i proiettili al sindaco Alemanno, ieri gli spari in via Flaminia. A Roma sembrano essere tornati gli anni di piombo. La vittima è Andrea Antonini, consigliere del XX municipio eletto con La Destra e ora iscritto al gruppo misto nonché vicepresidente nazionale di CasaPound Italia, il più attivo centro sociale di destra. Antonini malgrado la paura e il dolore mostra un sangue freddo invidiabile: non perde il controllo del suo Honda Sh e raggiunge i vicini uffici del XX municipio, dove viene soccorso e poi trasportato all’ospedale Sant’Andrea. Fortunatamente non è grave: l’arma usata dal commando è probabilmente una sparachiodi (un innesco viene trovato sul luogo dell’attentato) e i colpi sono entrati e usciti dalla gamba sinistra senza ledere né ossa né arterie. Antonini in serata è già a casa.

Sull’agguato la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per ora contro ignoti: lesioni aggravate il reato ipotizzato. Le indagini sono condotte dalla Digos e dal commissariato Flaminio, che ieri hanno cercato indizi attraverso le testimonianze e le immagini girate dalle telecamere poste all’uscita del centro commerciale Euclide, all’altezza del numero 872 di via Flaminia, dov’è avvenuto l’agguato. In serata Antonini è tornato lì con gli inquirenti per fornire tutti i particolari possibili. «Non ho la più pallida idea di chi possa essere stato, forse hanno sbagliato persona», dice confuso Antonini, mentre l’altro vicepresidente di Cpi, Simone Di Stefano, ha le idee più chiare: «Andrea ha subito l’agguato solo per le battaglie che CasaPound porta avanti, in particolare quella dell’emergenza abitativa».

Pochi dubbi sulla matrice politica del gesto: e se gli inquirenti non escludono alcuna pista, i maggiori sospetti gravano sull’area antagonista di estrema sinistra. Illuminante un episodio raccontato da Jessica De Napoli, consigliere Pdl in IV municipio: pochi giorni fa, durante una seduta del consiglio alla quale erano presenti una sessantina di appartenenti ai centri sociali di sinistra che occupano uno stabile in via Monte Meta, un consigliere del Pd avrebbe additato la De Napoli e CasaPound per l’occupazione di un altro stabile sempre nel IV municipio, in via Val d’Ala. «Durante la scorsa notte qualcuno ha imbrattato la mia auto con minacce e parole di avvertimento», racconta la consigliera. Un episodio passato quasi sotto silenzio ma che ora è difficile non ricollegare ai colpi sparati in via Flaminia. Antonini, 40 anni, sposato e padre di una bimba, è tra i dodici esponenti della «tartaruga» - questo il simbolo di Cpi - indagati per il blitz della notte del 4 novembre 2008 negli studi di «Chi l’ha visto?», la trasmissione di RaiTre che aveva mandato in onda immagini inedite degli scontri avvenuti in piazza Navona tra studenti di destra e di sinistra pochi giorni prima.

L’agguato di via Flaminia rende ancora più plumbea l’atmosfera politica della capitale, già avvelenata negli ultimi giorni dalla scoperta delle cimici negli uffici della presidente della Regione Renata Polverini e dalla busta con proiettili spedita al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Tre episodi diversi, ma ugualmente preoccupanti e tutti rivolti contro esponenti del centrodestra. Impossibile non pensare a una possibile comune strategia. Di «clima da anni di piombo» parla un preoccupatissimo Alemanno, mentre secondo Andrea Augello, sottosegretario alla Funzione pubblica, «rischiamo di trovarci di fronte al risorgere di una violenza politica che non può e non deve tornare ad avvelenare la nostra città».

Solidarietà ad Antonini anche dal centrosinistra: «Non si può che essere allarmati e preoccupati per un rigurgito di violenza che sembra avere molti volti diversi», dice il presidente della Provincia Nicola Zingaretti.

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