da Roma
Una trasferta con gli uomini contati (appena 19 i convocati) e soprattutto ancora senza Totti. Niente Palermo per il capitano della Roma, che a inizio settimana aveva ripreso ad allenarsi, ma che poi ha lamentato un fastidio al ginocchio operato ad aprile. Ci riproverà martedì per la prima di Champions con i campioni romeni del Cluj, anche se il rischio di un altro forfeit è sempre alto.
Al «Barbera» la Roma non avrà nemmeno Perrotta e i due difensori centrali, che hanno pagato pegno con le loro nazionali. Il brasiliano Juan, alle prese con un risentimento muscolare, sarebbe comunque rimasto a guardare essendo tornato dal Sudamerica solo ieri mattina; diverso il discorso per il francese Mexes, inserito regolarmente nella lista dei convocati ma poi depennato per una distrazione collaterale mediale al ginocchio sinistro a seguito di un trauma contusivo riportato durante la sfida Austria-Francia.
Formazione dunque obbligata o quasi, con il debutto di Simone Loria in difesa, la presenza di Doni in porta (ieri il brasiliano si è sottoposto a una cura di ionoforesi per il ginocchio destro disastrato) e il rientro di Taddei dopo quattro mesi e mezzo. Per fortuna, la nazionale ha restituito un De Rossi in condizioni super e con due gol pregevoli. «La sua dedica al suocero tanto contestata? È stato un gesto daffetto verso il papà di sua moglie e il nonno della sua bambina. Nessuno può giudicare sentimenti che non si conoscono, meno interpretazioni si danno e meglio è», il giudizio di Spalletti. Che elogia il Palermo: «Quella siciliana è una buona squadra e larrivo di un nuovo tecnico può darle qualcosa in più sul piano degli stimoli. Ma noi dobbiamo ritrovare tutte le nostre qualità e caratteristiche e soprattutto bisogna iniziare ad evidenziare la convinzione della nostra forza».
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