Apprensione nella Capitale per il colonnello Sergio De Caprio, conosciuto anche come “Capitano Ultimo”, dopo l’episodio avvenuto la notte scorsa.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, intorno alla mezzanotte, un’auto è stata data alle fiamme proprio di fronte alla falconeria del militare situata in una zona periferica di Roma. Vicino al luogo dell’incidente, se così lo si può definire, anche la casa famiglia amministrata dalla “Associazione volontari Capitano Ultimo”.
Tanta paura per i residenti della sopracitata struttura i quali, dopo avere immediatamente allertato i vigili del fuoco, hanno fornito il proprio contributo nello spegnimento delle fiamme. Sul posto, oltre ai pompieri, si sono precipitate anche le forze dell’ordine.
Alla fine le fiamme sono state domate e, fortunatamente, non si è registrato alcun ferito. I dieci rapaci presenti nei locali della falconeria sono rimasti illesi, così come le persone attualmente ospitate nella casa famiglia (nove minorenni con famiglie difficili).
Naturalmente i carabinieri hanno subito dato avvio alle indagini. La vettura incendiata, un’Audi, risulta rubata, e ciò che si teme è che dietro l’accaduto possano esserci intenti intimidatori nei confronti dell’uomo che catturò Salvatore “Totò” Riina.
Sale dunque la preoccupazione, soprattutto perché dallo scorso mese di settembre al colonnello De Caprio è stata tolta la scorta. A tal proposito, qualche giorno fa, è intervenuta la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che, come riporta “Il Secolo d’Italia”, ha richiesto anche l’intervento dello stesso Presidente della Repubblica.
“La revoca della protezione al Capitano Ultimo oltraggia la memoria di tutti gli eroi che si sono sacrificati per combattere la mafia e umilia tutti quei servitori dello Stato che, ogni giorno, sono in prima linea nella guerra alla criminalità organizzata”.Dall’arresto di Riina sono almeno tre le minacce che De Caprio ha ricevuto da Cosa Nostra, il rischio rimane ancora elevato.
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