Nella tarda mattinata di oggi, lunedì 11 luglio, gli autodemolitori hanno messo in atto una protesta contro l'ipotesi di un loro trasferimento, che ha creato non pochi problemi alla circolazione della Capitale. I manifestanti si sono ritrovati in via Palmiro Togliatti, periferia est di Roma, due giorni dopo il terribile incendio che ha mandato in fumo anche i loro impianti. La strada è stata chiusa in entrambe le direzioni e i partecipanti alla protesta hanno chiesto un incontro con l'amministrazione comunale capitolina. Ad arrivare sul posto è stato l'assessore per l'Ambiente Sabrina Alfonsi che ha incontrato gli autodemolitori: fissata la data per un altro incontro, questa volta formale, in programma venerdì in Campidoglio.
Si cercano aree alternative per gli autodemolitori
In seguito al confronto di questa mattina con l'assessore, i manifestanti hanno tolto dalla strada i rottami e le lamiere bruciate che avevano abbandonato sull'asfalto, andando così finalmente a sbloccare la circolazione. La via è stata quindi riaperta al traffico. Al tavolo di confronto parteciperanno il Comune, la Regione Lazio, le associazioni di categoria e i rappresentanti degli autodemolitori, e si cercherà di trovare aree alternative dove poter trasferire le attività degli sfasciacarrozze, in zone più lontane dalle zone abitate, una questione di cui si discute da diversi anni. L'assessore ha spiegato:"Gli autodemolitori avevano bloccato la Palmiro Togliatti. Gli abbiamo dato un appuntamento per venerdì in Campidoglio. Proprio questa mattina ci siamo sentiti con l'assessore regionali Valeriani per istituire un tavolo istituzionale di lavoro e cercare di accelerare immediatamente la delocalizzazione di queste attività così come doveva essere fatto da 20 anni".
Una questione ferma da anni
Alfonsi ha poi aggiunto che è necessario dare una risposta ai cittadini, e anche a loro, perché il lavoro degli autodemolitori è di pubblica utilità. L'incontro deve quindi essere fatto anche in termini di sostenibilità e in luoghi idonei. L'incendio di sabato scorso ha quindi riaperto di fatto il dialogo e una ripresa veloce del tavolo di lavoro interistituzionale che dal lontano 1997 avrebbe dovuto indicare una nuova collocazione per le aziende di autodemolizione presenti nella Capitale."Quello che è successo sabato ci impone di ridefinire immediatamente le nostre agende di lavoro" ha dichiarato l'Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. Alfonsi infine ha aggiunto che, "oltre al danno ambientale, sulle cui cause le autorità preposte faranno i dovuti accertamenti, oggi abbiamo aziende e lavoratori senza la possibilità di lavorare, migliaia di tonnellate di rifiuti incendiati da rimuovere quanto prima e un'area interamente da riqualificare.
D'accordo con gli assessori Lombardi e Valeriani della Regione Lazio, nell'abito delle rispettive competenze ambientali e urbanistiche e di programmazione impiantistica, nei prossimi giorni ci siederemo attorno ad un tavolo per trovare da subito una soluzione".Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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