Ormai tutti hanno perso il conto. Sono così tante le volte che Madame furto è stata arrestata che si fa fatica a tenerle a mente tutte. Così come sono innumerevoli le sue gravidanze (vere o inventate) che l'hanno sempre tenuta fuori dal carcere.
Vasvija Husic, 33enne borseggiatrice seriale bosniaca, sarebbe stata arrestata più di quaranta volte. Ma in cella lei non è mai finita. Il primo furto risale alla notte dei tempi e da lì, mese dopo mese, la donna ha messo a segno decine di colpi, è stata fermata e rilasciata.
Lo scorso marzo, mentre usciva dal tribunale di Roma dopo il processo per direttissima, aveva dichiarato: "In galera non ci vado, sono incinta". Un "trucchetto" che le ha sempre permesso di aggirare la legge italiana. E dopo aver partorito dieci figli, a giugno la donna ha "usato" l'undicesima gravidanza per stare ancora una volta alla larga dalla prigione e rimandare la condanna a dopo il parto. Fino ad ora la mastera del borseggio deve scontare ben 25 anni di carcere.
Un nuovo colpo
Rimessa sempre in libertà, la 33enne con la passione per il furto è tornata ogni volta "al lavoro". Si sa, se uno ha un vizietto, è difficile che sparisca. E così eccola di nuovo in azione. Ieri mattina, l'insatncabile Vasvija Husic è stata notata da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Roma - Viale Libia mentre stava cercando di compiere l'ennesimo colpo da aggiungere alla sua lunga lista. Questa volta la vittima predestinata di Madame furto era un turista coreano, in attesa sulla bnachina della metro della linea B.
Subito i militari sono entrati in azione e hanno fermato la donna. Dopo averla accompagnata in caserma per i dovuti accertamenti e per il fotosegnalamento, la 33enne ha cercato ancora una volta di uscirne pulita. E così ha simulato di essere di nuovo incinta fingendo veri e propri conati di vomito. I militari l'hanno subito accompagnata in ospedale dove sono stati fatti i dovuti accertamenti clinici, ma questa volta è emersa una nuova verità: la 33enne non è incinta, le analisi hanno infatti smentito il suo stato di gravidanza.
E
così questa volta la rom non ha potuto farla franca. A seguito del rito per direttissima, Madame furto è stata condannata a 2 anni di reclusione, da scontare ai domiciliari e con braccialetto elettronico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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