Madame furto finisce in manette. Questa volta la nomade bosniaca con la passione per il borseggio non è riuscita ad evitare il carcere. La donna, 32 anni e una fama che la precede in fatto di furti, era stata arrestata innumerevoli volte, ma era sempre riuscita a evitare di finire in cella.
"In galera non ci vado, sono incinta", aveva dichiarato dopo uno dei suoi arresti, conclusosi apparentemente con un nulla di fatto. La cittadina bosniaca, infatti, aveva collezionato una serie di pene, mai scontate per le numerose gravidanze, spesso in corso al momento del fermo, e dei molteplici figli che doveva accudire. Lo scorso marzo, i carabinieri l'avevano fermata alla stazione di via Vittorio Veneto a Roma, notificandole un provvedimento di esecuzione di varie pene, emesse per i 42 furti a lei attribuiti. Ma anche allora la donna fu trovata in uno stato di gravidanza avanzato e, per questo, ancora una volta, era riuscita a farla franca.
Ma nel frattempo, la pena è diventata esecutiva e, quando ieri i carabinieri l'hanno notata aggirarsi tra i passeggeri nella stazione Tetmini a Roma, l'hanno fermata nuovamente e portata in caserma.
Qui le è stato notificato il provvedimento e questa volta per lei si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia. Ora, Madame furto deve scontare, per i 42 borseggi a lei imputati, oltre 25 anni di pena: complessivamente dovrà passare in carcere 25 anni, 7 mesi e 7 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.