Nasce il partito di Calenda: "Sarà un movimento aperto a tutti"

"Nei prossimi giorni depositeremo il cambio dello Statuto trasformando Siamo Europei in un movimento politico. Sarà un luogo aperto ai contributi di tutti". Lo ha scritto Carlo Calenda annunciando la nascita del suo nuovo partito

Nasce il partito di Calenda: "Sarà un movimento aperto a tutti"

Carlo Calenda continua ad allontanarsi dal Pd. Dopo avere eliminato il simbolo dei dem dal sito della sua lista Siamo Europei e presentato le sue dimissioni dalla Direzione nazionale del Pd a causa dell'accordo di governo con i 5 Stelle da lui giudicato inaccettabile, oggi l'eurodeputato ed ex ministro dello Sviluppo economico dei governi Letta e Renzi ha annunciato ufficialmente l'avvio del processo di trasformazione in partito della sua lista europeista. "Il Governo PD-M5S-LeU è nato. Ho combattuto questa alleanza con tutte le mie forze. Le ragioni le ho spiegate tante volte e non vale la pena ripeterle ancora", scrive Calenda in un articolo intitolato non casualmente "Si parte". Nei prossimi giorni, si legge sul sito di Siamo Europei, "depositeremo il cambio dello Statuto trasformando Siamo Europei in un movimento politico" di stampo "liberal-progressista. Non possiamo lasciare i riformisti senza una casa", spiega l'eurodeputato dem, che si dice perplesso dalla nuova squadra di governo presentata dal premier Conte.

"La composizione del Governo, con la Presidenza del Consiglio e i Ministeri degli Esteri, del Lavoro, dell'Istruzione, dello Sviluppo economico, dell'Ambiente in mano ai 5S e la Sanità in mano a LeU, dimostra che il Pd ha rinunciato anche a lavorare seriamente sulle priorità (Istruzione, Sanità e Investimenti digitali e ambientali), condivise nella Direzione del Pd del 26 luglio. Tutto ciò è per me inspiegabile", sottolinea l'europarlamentare eletto con i dem. Ma nessun preconcetto nei confronti del Conte-bis. La "scelta" del Pd di governare con i 5 Stelle è "consapevole e di lungo periodo. Dobbiamo rispettarla" e "per quanto possibile aiuteremo l'esecutivo con idee e proposte. Ma al tempo stesso dobbiamo preparare la nascita di un movimento politico liberal-progressista".

Il partito si chiamerà Siamo Europei? Non è detto. "Ragioneremo sull'opportunità di cambiare nome - puntualizza Calenda - e a dicembre faremo partire il tesseramento. SiamoEuropei rimarrà un luogo aperto ai contributi di tutti. Di chi è iscritto ad altri partiti (daremo la possibilità di doppia tessera), di chi è favorevole all'accordo di governo". Calenda è consapevole delle difficoltà del progetto. "Inizia oggi un percorso lungo e difficile. Non era nei piani. Ci siamo sempre battuti per costruire un Fronte repubblicano ampio e coeso a difesa dei valori liberal democratici. Avremmo preferito un'altra strada. Ma questa non ci spaventa", conclude.

La distanza tra Calenda e il Pd cresce di giorno in giorno, ma i vertici dem non renziani confidano di riportarlo a casa.

Lo dimostrano le parole di Andrea Orlando, vicesegretario dem che scrive su Twitter: "Con l'indicazione di Paolo Gentiloni come commissario l'Italia torna in Europa a testa alta. Il riformismo è questo Carlo Calenda, ottenere il meglio nelle condizioni date. La sua casa è il Pd. La tua casa". Intanto, Calenda ha annullato la sua presenza - prevista per oggi - alla festa dell'Unità di Milano.

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