"Elimineremo ogni riferimento al Pd dal sito. Ho come l'impressione che ciò non pregiudicherà troppo l'andamento dell'associazione". Lo annuncia, non senza ironia, l'eurodeputato Carlo Calenda per rispondere alle accuse di usare il simbolo del partito per raccogliere fondi per la sua lista Siamo Europei. "È una cosa positiva che spinge a velocizzare la transizione", ha aggiunto l'ex ministro del governo Renzi, dando così la stura all'ennesima polemica che scuote il Partito Democratico, falcidiato nelle ultime settimane da una sfilza interminabile di litigi, come quello tra Renzi e Minniti&Gentiloni sulla questione migranti.
Cosa positiva è che spinge a velocizzare la transizione. Elimineremo ogni riferimento al PD dal sito. Ho come l’impressione che ciò non pregiudicherà troppo l’andamento dell’associazione. https://t.co/x87cBSTxNX
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 7 luglio 2019
L'ultima in ordine di tempo - come spiega oggi Repubblica - è quella legata ai problemi finanziari del partito. Da quando è stato soppresso il finanziamento pubblico ai partiti, le casse di Largo del Nazareno sono sempre più vuote e i versamenti del 2 per mille non bastano più. E a impoverire ulteriormente i conti del Pd ci si è messo Calenda. Eletto a Bruxelles con più di 250 mila voti, il fondatore della lista Siamo Europei è finito nel mirino del tesoriere dem Zanda: l'accusa è di usare i fondi raccolti per le proprie iniziative politiche, anziché dirottarli nelle casse sempre più esangui del partito.
"Mi sono arrivate delle segnalazioni che voglio controllare perché effettivamente Siamo Europei è cosa diversa dal Pd e il simbolo del Pd per raccogliere fondi lo può usare solo il Pd", le parole di Zanda riportate da Repubblica. A stretto giro di posta arrivata la replica di Calenda, che su Twitter si è tolto qualche sassolino: "Repubblica scrive su problemi finanziari PD e sostiene che @SiamoEuropei usa il logo PD per sollecitare donazioni! La schermata incriminata, mandata da giornalista è questa. Giudicate voi". Nella schermata pubblicata da Calenda, il simbolo del Pd campeggia in alto a destra. Ma è praticamente invisibile. "C’è pure commentino serioso di Zanda. che fatica", aggiunge l'ex ministro dello Sviluppo economico.
Che, per evitare altre polemiche, annuncia che rimuoverà il logo del Pd. Anche perché "ciò non pregiudicherà troppo l'andamento dell'associazione". Tra tensioni, polemiche e battibecchi, c'è vita nel Pd.@repubblica oggi scrive su problemi finanziari PD e sostiene che @SiamoEuropei usa il logo PD per sollecitare donazioni! La schermata incriminata, mandata da giornalista è questa. Giudicate voi.. C’è pure commentino serioso di Zanda. che fatica. pic.twitter.com/fIi5vVvhDK
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 7 luglio 2019
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