Le strade deserte e l’asfalto che ribolle sotto il solleone. Si presentava così la Capitale in questa ultima domenica di giugno, abbandonata dai romani fuggiti verso il litorale e affollata dai turisti che non vogliono rinunciare al tour delle bellezze della Città Eterna. Anche se fuori ci sono quaranta gradi all’ombra. E così, per unire l’utile al dilettevole, c’è chi ha scambiato le fontane monumentali per piscine. Erano le cinque del mattino quando un trentenne americano si è tuffato nell’acqua cristallina della fontana di Trevi ed ha iniziato a nuotare mentre dalla parte opposta una turista francese si rinfrescava immergendo i piedi nel ninfeo. Entrambi sono stati fatti uscire dalla Polizia Locale e multati per 450 euro.
Sarà quest’esordio d’estate contrassegnato dalle temperature record, ma ieri c’è stato un vero e proprio boom di tuffi nei gioielli architettonici della città. In tutto sette persone sono state sanzionate nell’arco delle ultime ventiquattr’ore. Quattro turisti, due neozelandesi e due estoni, hanno scelto di immergersi nella fontana dei Fiumi di Piazza Navona per cercare refrigerio alle sei del mattino.
Sempre all’alba di domenica un 42enne ucraino è stato ripescato dalle acque della fontana di Trevi dopo un bagno rinfrescante nella vasca del monumento.
A tu per tu con gli agenti l’uomo ha rifiutato anche di fornire le sue generalità e per questo è stato segnalato alle autorità competenti. E anche oggi decine di vigili restano schierati a protezione dei monumenti per evitare abluzioni e tuffi anti-calura dei turisti cafoni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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